Fatti

Migranti, nuova strage in mare, almeno ventitré morti

Almeno ventitré migranti sono annegati in un naufragio al largo della Tunisia mentre cercavano di attraversare il Mediterraneo dalla Libia all’Italia.

Lo riferisce Alarm Phone che ieri aveva lanciato l’allarme per una barca in difficoltà con settanta persone a bordo al largo della Libia.

“Il confine europeo continua a uccidere” ha dichiarato l’organizzazione, puntando ancora una volta il dito contro l’Ue.

Lo stesso fanno le associazioni che hanno stilato il “manifesto di Palermo sulle migrazioni” che sarà presentato stasera alle ore 19.30 nel CreZi.Plus ai Cantieri Culturali alla Zisa a Palermo durante l’incontro pubblico “Le organizzazioni del soccorso in mare incontrano Palermo”.

Dal “manifesto” partirà una campagna per chiedere canali legali di accesso, corridoi umanitari, una missione europea Search and Rescue nel Mediterraneo centrale, interruzione della criminalizzazione della solidarietà, basta violenza alle frontiere, stop esternalizzazione delle frontiere, diritti umani nei centri di prima accoglienza.

All’operazione hanno aderito: Forum Antirazzista Palermo, ADIF, CESIE, Gambian Association – Palermo, Nio Far, Moltivolti, Basta Violenza alle Frontiere, Legambiente Palermo, booq, Diaria, Borderline Sicilia, borderline-europe, Bocs Aps, Mediterranea Saving Humans, Ciss, Arci Porco Rosso, Centro Diaconale “La Noce” Istituto Valdese, Prism Impresa sociale, Cepeis, Comitato di base No Muos – Palermo, Sea Watch, Cgil – Palermo, Emmaus Palermo odv, Legambiente Sicilia, Per il Pane e le Rose, Watch the Med – Alarm Phone, Forum Lampedusa Solidale, Arci Palermo, Comitato Antirazzista Cobas, Cobas Scuola Palermo, Rete Anticoloniale Siciliana, Ikenga, Laboratorio Andrea Ballarò, Arte Migrante Palermo, Laici Comboniani Palermo La Zattera, Ecomuseo Mare Memoria Viva, Green Italia, Refugees Welcome Italia – Palermo, TrinArt.