Cronaca

Migranti, Ocean Viking, è Taranto il porto sicuro

Nonostante il vertice di Malta del 23 settembre e quello di Lussemburgo del 7 ottobre, non c’è ancora il meccanismo per la distribuzione automatica dei migranti salvati dalle navi ong.

Così la Ocean Viking con i 176 soccorsi due giorni fa da due gommoni in difficoltà al largo delle coste libiche – tra di loro donne incinte e bambini – arriverà in Italia, approdando nel porto di Taranto.

Il Ministero dell’Interno ha infatti concesso ieri a tarda sera il “place of safety” richiesto dalla nave.

La nave di Sos Mediterranee e Medici senza frontiere aveva rifiutato Tripoli come “place of safety” proposto dalle autorità libiche e si era diretta verso nord chiedendo il “pos” ad Italia e Malta.

“Uomini, donne, bambini hanno attraversato un viaggio terribile e spaventoso in mare”, aveva sottolineato ieri Frederic Penard, direttore delle operazioni di Sos Mediterranee, ricordando che “i governi della Ue non sono riusciti a istituire un meccanismo prevedibile di sbarco in conformità con il diritto marittimo. Gli accordi ad hoc non possono essere la soluzione. Invitiamo i governi a porre fine a questa situazione inaccettabile”.

In serata dal Viminale del ministro Luciana Lamorgese arriva l’ok: sarà Taranto la destinazione della Ocean Viking, vista la pressione che grava su Lampedusa dopo gli ultimi massicci sbarchi.

Intanto, non si fermano gli sbarchi autonomi, dei quali, quand’era ministro Matteo Salvini, parlava soltanto il sindaco di Lampedusa Totò Martello.

Ieri ne sono arrivati duecento proprio nell’isoletta dell’Agrigentino – nell’hot spot di contrata Imbriaccola ce ne sono quattrocento invece che novanta – e 108 a Roccella Jonica (Reggio Calabria).

Ieri sera Alarm Phone ha segnalato un’altra imbarcazione, con 75 persone a bordo, in pericolo al largo della Libia.

“Non c’è un’emergenza sbarchi, il sistema tiene”, ha assicurato il sottosegretario all’Interno, Carlo Sibilia (M5S).

La Lega ha preferito invece continuare con fake propagandistiche: “senza Salvini gli sbarchi sono triplicati”.

Da registrare, poi, un’altra tragedia: è naufragato nell’Egeo un barcone con migranti diretti verso le isole greche, quelle in cui, secondo l’Unhcr, si concentra il maggior numero di sbarchi: un bambino è morto e un altro risulta disperso.