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Migranti: Riace vince il ricorso contro il Viminale. Salvini, sì alle modifiche sul Decreto sicurezza

“Per quanto si sia letto e visto, ogni momento di questo genere è fortemente coinvolgente e impressionante. L’abisso del male è inimmaginabile e il dovere della memoria è la base per il futuro, per la convivenza del futuro”.

Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante la sua visita al Memoriale della Shoah a Milano.

E sono parole che colpiscono quando sul tappeto ci sono temi come quelli dei diritti umani dei migranti sollevati con determinazione dall’Alto Commissariato dell’Onu che ha messo all’indice quel Decreto Sicurezza 2 che il capo della Lega Nord e ministro dell’Interno Matteo Salvini vorrebbe approvato prima delle elezioni europee.

Ieri, su questo nodo, è saltato il Consiglio dei Ministri, con il premier Giuseppe Conte che proprio a Mattarella ha inviato le carte del Decreto.

“Sul decreto sicurezza ci sono dubbi del Quirinale – ha detto il vicepremier e ministro del Lavoro Luigi Di Maio – penso che con le interlocuzioni si possano risolvere i dubbi e andare avanti. Dopo che la Lega ha aperto lo scontro con il Papa, con il segretario della Cei, adesso ci manca solo lo scontro con il presidente della Repubblica e abbiamo fatto la collezione”.

L’interesse di Salvini è quello di poter sbandierare, prima delle elezioni europee, di aver “vinto” con il decreto. Per questo ha accettato i primi tagli ma c’è da credere che – a giudicare dai pesanti rilievi delle Nazioni Unite – ben altro dovrà accettare il capo della Lega Nord.

E proprio oggi Salvini ha beccato un’altra sberla: è stato infatti annullato il provvedimento del Ministro dell’Interno che escludeva il comune di Riace dal sistema di protezione per i richiedenti asilo (Sprar).

La sezione di Reggio Calabria del Tar ha infatti accolto il ricorso presentato dal vicesindaco di Riace Giuseppe Gervasi annullando il provvedimento del ministero dell’Interno.

“E’ una bella notizia per Riace ma resta l’amarezza per aver interrotto un’esperienza positiva come quella di Riace” ha commentato Mimmo Lucano, sindaco sospeso di Riace.

“Le persone sono state trasferite – ha sottolineato Lucano – i danni sono stati fatti. Ma almeno si ristabilisce dal punto di vista amministrativo un po’ di giustizia. Abbiamo operato in una terra col destino segnato e vogliamo continuare a farlo. Noi andiamo avanti e per quanto mi riguarda cercherò giustizia in tutte le sedi”.

Salvini continua a ripetere come un mantra che i porti chiusi salvano vite quando le organizzazioni umanitarie parlano di più di tremila morti quest’anno nel Mediterraneo e, nonostante gli alleati di governo gli rimproverino di non aver effettuato rimpatri, afferma di aver espulso “i delinquenti che aggrediscono, spacciano e stuprano”.