Cronaca

Migranti, sbarcati a Pozzallo i 151 di Asso Trenta

Intorno a mezzogiorno Asso Trenta, l’imbarcazione battente bandiera italiana che ieri aveva salvato 151 naufraghi su tre diverse imbarcazioni in difficoltà davanti alla Libia, ed era entrata stamattina in acque territoriali italiane, è giunta nel porto di Pozzallo.

La segnalazione delle persone in difficoltà era stata fatta da Alarm Phone, il servizio telefonico dedicato alle persone in difficoltà in mare.

“Le autorità italiane – aveva scritto ieri sera su Twitter Alarm Phone – sono state avvertite. Le persone scappavano dalla Libia e non possono farvi ritorno. Hanno bisogno di essere portati in Europa”.

Il Maritime Rescue Coordination Centre di Roma aveva inoltrato una richiesta di porto sicuro per lo sbarco al ministero degli Interni.

La nave si era diretta a Pozzallo, dove, in banchina, era già stata attivata la macchina dell’accoglienza dei profughi.

Il coordinamento Sar delle operazioni è stato assunto dal Maritime Rescue Coordination Centre.

Le operazioni di sbarco si cono concluse poco prima delle 15.

La Asso Trenta opera come supporto alle piattaforme petrolifere nel Canale di Sicilia.

Tra i profughi, in gran parte provenienti da paesi dell’area subsahariana ma anche da Siria e Bagladesh, anche quindici donne, una delle quali incinta, e nove minori, alcuni dei quali in tenera età.

Altre due donne incinte erano state fatte evacuare in nottata dalla nave e trasferite sulla terraferma.

Alle operazioni in banchina, coordinate dalla Prefettura di Ragusa, hanno partecipato operatori sanitari, forze dell’ordine e associazioni umanitarie.

L’ispezione sanitaria condotta dal medico marittimo Vincenzo Morello a bordo dell’Asso Trenta sui migranti sbarcati ha permesso di verificare che la maggioranza era affetta da scabbia, mentre, una donna in gravidanza è stata trasferita in Ospedale insieme a un uomo che era in condizioni visibilmente provate.

Ieri sera erano state evacuate in emergenza due donne incinte insieme ai rispettivi mariti che sono approdati a Lampedusa.

A chiusura dello sbarco sono approdati a Pozzallo 123 uomini, 15 donne e 14 minori.

I profughi sono stati trasferiti nell’hot spot di Pozzallo, che era stato in parte svuotato e dove attualmente si trovano nel complesso oltre duecento migranti.

Il sindaco di Pozzallo Roberto Ammatura ha dichiarato di “aver ricevuto assicurazioni che i profughi saranno ricollocati quanto prima in altri Paesi europei”