SCICLI (RG) – Aiutare gli immigrati per una piena conoscenza della lingua italiana e per una maggiore integrazione.
È questo l’obiettivo di un progetto voluto dalla Cgil a Scicli, con la realizzazione di un laboratorio di rafforzamento della lingua italiana.
L’iniziativa – realizzata dal capofila Inca Cgil, affiancato dai partner Arci, Auser e Sunia – è inserita nell’ambito degli obiettivi di integrazione e di autonomia dei titolari di protezione internazionale che il Progetto Shubh si prefigge.
Il progetto è finanziato dal Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (Fami), attraverso l’attivazione di sportelli ‘Integra corner’ per promuovere l’autonomia socio economica e l’integrazione lavorativa degli immigrati nel contesto territoriale e l’avvio del laboratorio di rafforzamento della lingua italiana rientra nelle attività peculiari del progetto.
“Il rafforzamento della lingua rappresenta uno dei principali presupposti – ha sottolineato il segretario generale della Cgil di Ragusa, Peppe Scifo – per conseguire diritti di cittadinanza. Dentro questo percorso di rafforzamento linguistico forniremo anche gli elementi per una formazione su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro dove spesso la mancata comprensione dell’italiano determina una maggiore esposizione ai rischi e ai pericoli durante lo svolgimento del lavoro”.
Le lezioni sono già iniziate: sono rivolte ai titolari di protezione internazionale e si svolgeranno dal 17 ottobre al 4 novembre 2022 presso la Camera del Lavoro di Scicli. Oggetto delle lezioni saranno i concetti base e il lessico tecnico per il superamento dell’esame della patente di guida.
“Ancora una volta siamo impegnati nei processi di inclusione attiva – ha evidenziato il responsabile progetto Shubh Ragusa, Anita Giavatto – con attività rivolte a persone per favorire l’inserimento nelle nostre comunità in modo concreto. Acquisire la patente di guida è elemento fondamentale per una maggiore autonomia, per raggiungere i luoghi di lavoro e anche di svago senza dover necessariamente rivolgersi a terzi”.
“Lo scoglio principale però – ha aggiunto Giavatto – è di tipo linguistico, il lessico tecnico dei quiz talvolta non è di semplice comprensione, per questo abbiamo pensato di incentrare le lezioni del laboratorio al rafforzamento della lingua italiana per il superamento dell’esame della patente”.