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Migranti, si sospetta una matrice anarchica dietro le rivolte nei Cpr

Gli investigatori dell’Ufficio immigrazione della Questura di Torino sospettano che dietro le rivolte nel locale Centro di permanenza per il rimpatrio, ma anche dietro le tensioni, nello scorso dicembre, nei Cpr di Caltanissetta, Trapani e Bari ci sia una “regia comune”.

Tra le ipotesi è che a pianificare le azioni di protesta siano esponenti della galassia anarchica.

L’ipotesi è sostenuta da una precedente indagine della Digos: gli anarchici incitavano i trattenuti alla rivolta concordando azioni simultanee all’interno e all’esterno della struttura con bigliettini lanciati in palline da tennis.
Stando ai dati forniti dalla Questura, solo il 10% delle persone che si trovano al Cpr di Torino sono incensurate. Il restante 90% ha alle spalle gravi precedenti penali per omicidio, lesioni, maltrattamenti, violenza sessuale anche di gruppo.

In alcuni casi, alcuni dei trattenuti sono sospettati di avere contatti con organizzazioni internazionali fondamentaliste.