“Lo Stato, il Governo, l’Europa devono affrontare la questione ‘migranti’ in maniera diversa, non come emergenza ma come una questione strutturale”. Lo ha detto il sindaco di Lampedusa Filippo Mannino intervenendo su Sky, dopo l’ennesimo naufragio di ieri nel Canale di Sicilia.
“Abbiamo chiesto che l’isola funga da base da transito e che ci sia una nave umanitaria dedicata ai trasferimenti che faccia la spola tra Lampedusa e Porto Empedocle ma ancora tarda ad arrivare”, ha sottolineato.
“Abbiamo chiesto certezze sul costo di smaltimento dei rifiuti e sulla questione dei barchini che rimangono abbandonati in mare o sul nostro territorio, ma ancora niente. E anche dall’Europa non abbiamo risposte strutturali: si parla di cambiare il regolamento di Dublino, di canali umanitari ma ancora non vediamo nulla di quello che è stato annunciato”.
“Sull’isola di Lampedusa non c’è nessuna emergenza”, ha assicurato di primo cittadino. “L’arrivo dei migranti è gestito in maniera ottimale, con una macchina dell’accoglienza collaudata, grazie anche alla presenza della Croce Rossa nell’hotspot. Lampedusa convive con questa problematica dal 1988 e anche se negli ultimi mesi gli arrivi sono triplicati la macchina dei soccorsi e accoglienza funziona in maniera ottimale”.
“Ieri abbiamo trasferito 1.000 persone e domani circa 1.500 – ha detto – ma nonostante questi trasferimenti ci sono continui arrivi: è come svuotare il mare con un cucchiaino”.
“Da un anno mi trovo al bivio tra le esigenze umanitarie dei migranti e le richieste di diritti e di opportunità della mia popolazione che convive con un disagio e a volte ne esce anche mediaticamente distrutta. Sul territorio non c’è un’emergenza, purtroppo questo ruolo involontario di ‘Porta d’Europa’ ci crea dei danni che sono enormi a livello di immagine”.
“Vorrei che il Governo italiano e l’Europa fossero più sensibili nei confronti di questo territorio e facessero un gesto forte nei confronti dei lampedusani. Siamo un popolo che deve essere aiutato con norme strutturali”, ha concluso Massino.