Dopo i primi quattro mesi di attività, Unicef e Save the Children hanno rinnovato la collaborazione fino a dicembre 2021 a supporto dei minori migranti in arrivo attraverso la rotta del Mediterraneo centrale e quella balcanica con team a Lampedusa e Ventimiglia.
Questi luoghi “rappresentano le due frontiere opposte di un sistema di accoglienza e protezione per minorenni – non accompagnati o con i loro familiari – in cui si registrano ancora evidenti sfide”.
Tra gli interventi portati avanti nell’ambito del programma congiunto uno spazio per ragazze, lo Youth Corner, realizzato nel Child Friendly Space, un luogo sicuro che offre ascolto e protezione a minori soli e famiglie.
Tra le opportunità offerte anche il servizio di Helpline Minori Migranti di Save the Children e di informativa tramite la piattaforma on-line U-Report on the Move di Unicef.
Le due organizzazioni da dicembre 2020 hanno unito le proprie forze per dare una risposta immediata ai bisogni essenziali di bambini e adolescenti, delle loro famiglie e delle donne sole in arrivo e in transito.
Nei primi tre mesi e mezzo del 2021, per l’esattezza fino al 16 aprile, sono giunti sulle coste italiane più di 8.520 migranti e rifugiati, di cui 1.196, il 14%, minori stranieri non accompagnati.
Tra dicembre e marzo a Ventimiglia sono stati assistiti 72 nuclei familiari con 116 bambini a carico e raggiunti oltre 169 minori non accompagnati, tra cui 6 ragazze, a Lampedusa 59 famiglie con 130 bambini, di cui 52 bambine, 181 donne e 404 minori stranieri non accompagnati, di cui almeno 33 ragazze.
Unicef e Save the Children hanno inoltre confermato il supporto alle autorità italiane affinché “siano sempre garantite protezione e accoglienza ai minori non accompagnati e alle famiglie con bambini per tutta la loro permanenza in Italia”.
Ma hanno al contempo registrato “ancora respingimenti di minori non accompagnati alla frontiera tra Italia e Francia e auspicano che per loro e per tutte le famiglie in transito a Ventimiglia vengano predisposte misure di accoglienza adeguate, facendo anche appello ai Comuni limitrofi affinché individuino soluzioni sostenibili”.