AUGUSTA (SR) – “Migrazione, legalità e contrasto alla mafia” è stato il tema di una conferenza, organizzata dal Collettivo Antigone, che si è svolta presso l’auditorium comunale “Liggeri” di Palazzo San Biagio ad Augusta. Relatori sono stati la portavoce del Collettivo Antigone, Maria Grazia Patania, ed i fotografi Antonio Parrinello e Francesco Malavolta.
Nel corso della conferenza sono state esposte le foto scattate ad Augusta dai suddetti fotografi e da Alessio Mamo. “Augusta, solitamente conosciuta per vicende legate al malaffare e all’inquinamento con le sue tragiche conseguenze, riscopre il suo volto migliore: quello dell’accoglienza e dell’approdo alla salvezza – ha dichiarato Maria Grazia Patania -. Augusta è stata il primo luogo in cui migliaia e migliaia di uomini, donne e bambini si sono finalmente sentiti al sicuro dopo viaggi infernali. Il profilo della nostra città ha rappresentato la salvezza e la speranza di una nuova vita per moltissimi esseri umani ed è proprio da qui che bisogna cominciare per dare nuovo slancio a una città che da troppo tempo langue nell’immobilismo culturale e registra pericolose derive e chiusure di matrice razzista”.
La presidente del Collettivo Antigone ha poi illustrato la situazione attuale a Cassibile grazie alle informazioni fornite da Padre Carlo D’Antonio della parrocchia Bosco Minniti di Siracusa. Attualmente vi sono circa 150 migranti stagionali, che potrebbero arrivare fino a 300 visto che i conteggi sono fatti in via informale dalle Associazioni impegnate ad assisterli. Oltre alla consueta presenza di rifugiati del Darfur, quest’anno vi è stata un’impennata di presenze di profughi provenienti dal Senegal.
La situazione umanitaria e alimentare è disastrosa, ma l’unico segnale positivo è che vi è una presa di coscienza da parte dell’Amministrazione comunale aretusea che dialoga con le parti interessate e i sindacati. Antonio Parrinello ha ricordato “L’emozione di essere in un luogo dove tante volte ha documentato la fine dei viaggi della speranza”. Ha raccontato storie di uomini siriani costretti a fuggire dalla guerra perché entrati nel mirino della repressione e invitato alla riflessione su un tema troppo spesso affrontato tramite stereotipi e luoghi comuni. “Serve – ha aggiunto – trovare la maniera giusta per parlare di un fenomeno che riguarda tutti da vicino”.
Infine ha fatto cenno al problema degli scafisti spesso ritenuti tali solo per essere stati costretti a guidare l’imbarcazione per pagarsi il viaggio e senza alcuna conoscenza in materia. Francesco Malavolta ha testimoniato la barbarie dei campi greci dove le persone languono in condizione igienico-sanitarie disastrose. Ha raccontato le sue missioni a bordo di navi umanitarie, militari e per conto dell’agenzia europea Frontex, così come di Unhcr e Oim. In precedenza si era recato presso il plesso La Face dell’Istituto Secondario Orso Mario Corbino di Augusta per parlare di frontiere, migrazione e infanzia violata nel quadro di un percorso più ampio di sensibilizzazione sul tema.
Il ricavato della vendita delle foto sarà utilizzato per supportare l’Associazione Genitori & Figli nella stampa di brochure con alcuni scritti di Giuseppe Fava sul tema della legalità e della lotta alla mafia da distribuire nelle scuole.
Luigi Solarino