La Polizia di Stato di Catania ha arrestato un cittadino gambiano di 25 anni: è accusato di minacce ai coinquilini con un coltello e resistenza a pubblico ufficiale.
Il giovane avrebbe, infatti, anche opposto resistenza agli agenti intervenuti per fermare la sua azione violenta.
A lanciare l’allarme è stato uno dei due coinquilini dell’uomo, un ragazzo di nazionalità nigeriana, che – impaurito – è fuggito dall’abitazione e, una volta in strada, ha contattato il Numero Unico di Emergenza 112, mentre l’altro giovane, di nazionalità senegalese, si è chiuso in cucina.
In pochi istanti, gli agenti della squadra Volanti della Questura di Catania hanno raggiunto l’abitazione trovando il 25enne gambiano seduto sul letto della sua camera con il coltello ancora tra le mani. Gli agenti gli avrebbero intimato più volte di gettare l’arma a terra. In un primo momento il 25enne avrebbe fatto cadere il coltello, ma, pochi secondo dopo – con uno scatto fulmineo – lo avrebbe ripreso in mano tentando un’aggressione agli agenti. Per fermarlo, quindi, si è reso necessario l’utilizzo del taser.
Il coltello, di una lunghezza di circa 30 centimetri, è stato sequestrato.
Il 25enne, già noto agli agenti, è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e, su disposizione dell’autorità giudiziaria, sottoposto agli arresti domiciliari con l’utilizzo del braccialetto elettronico.
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Nel centro storico di Catania, lo scorso ottobre, si era registrato un episodio di minacce abbastanza simile. I carabinieri hanno arrestato un 48enne per minacce aggravate e resistenza a pubblico ufficiale. L’uomo, armato di coltello, avrebbe iniziato a minacciare i condomini di una palazzina nel centro storico e poi si sarebbe barricato in casa, iniziando – in preda alla furia – a distruggere tutto. I carabinieri sarebbero riusciti a fare irruzione e, trovate diverse armi in casa, ad arrestare l’uomo.