Nuovi dubbi su Pfizer e Moderna sui casi di miocardite tra adolescenti arrivano dagli Stati Uniti.
I dirigenti sanitari dei Centri per il controllo delle malattie hanno convocato una riunione urgente il 18 giugno per affrontare il problema degli effetti dei farmaci a mRna sui giovanissimi.
Pare infatti che ben 226 tra ragazzi e giovani uomini si sono ammalati di miocardite o pericardite dopo la somministrazione del farmaco. Numero certamente inusuale, anche a fronte di milioni e milioni di vaccinati.
“Sui casi di miocardite dopo la vaccinazione in età pediatrica andrei cauto perchè anche se casi sono segnalati in Israele, i dati sono tutti da confermare e validare con studi accurati. I
n pediatria la vaccinazione con l’unico vaccino approvato, Pfizer, ha il chiaro obiettivo di ridurre la circolazione vitale, di proteggere i soggetti in età pediatrica perchè qualcuno potrebbe avere complicanze gravi e di proteggere chi vive a contatto con bambini – Quindi ci sono tutti i presupposti per condurre una campagna di vaccinazione anche in età pediatrica”. Lo ha detto il coordinatore del Cts Franco Locatelli .
“Non possiamo escludere manifestazioni severe da Covid-19 nell’età pediatrica e per questo la Società italiana di pediatria Sip, sulla base delle indicazioni dell’Agenzi italiana del farmaco Aifa, raccomanda la vaccinazione nei bambini dai 12 anni e negli adolescenti”.
Lo afferma all’ANSA la presidente Sip Annamaria Staiano, dopo che l’autorità vaccinale tedesca (Stiko) ha confermato le indicazioni emerse nei giorni scorsi, ovvero nessun consiglio generalizzato di vaccinazione ai ragazzi sopra i 12 anni, ma effettuare la vaccinazione solo a chi è malato o ha sofferto di malattie pregresse.
“L’Aifa ha indicato il vaccino Pfizer per la fascia pediatrica 12-15 anni e seguiamo tale indicazione. La Sip – chiarisce Staiano all’ANSA – è favorevole alle vaccinazioni pediatriche nonostante alcuni sostengano che il rapporto benefici-rischi sia basso poichè le manifestazioni legate alla Covid in questa fascia di età sono state lievi ed i decessi pochi”.
Nonostante ciò, rileva, “va ricordato che negli Stati Uniti sono morti per Covid circa 3mila bambini ed in Italia si sono registrati 30 decessi, soprattutto in bambini fragili per concomitanti patologie. Inoltre, si registrano nel nostro Paese anche un centinaio di casi di Sindrome infiammatoria multisistemica, una sindrome seria che ha determinato un decesso per un bambino in condizione di fragilità ma che può comportare comunque la necessità del ricovero in terapia intensiva”.
Dunque, sottolinea, “la vaccinazione va consigliata, chiarendo che ci sono anche notizie false relative a presunti eventi avversi, come problemi futuri per la fertilità”.
Quanto invece ad alcuni casi segnalati di miocardite lieve dopo la vaccinazione in adolescenti dai 17 anni, conclude Staiano, “le autorità sanitarie statunitensi ed europee, ovvero la Fda e l’Ema, stanno esaminando i casi in questione per verificare l’esistenza di un nesso di causalità”.