Come può una rastrelliera cambiare le abitudini di una città? Ciò è spiegato tramite il progetto del club Interact di Niscemi (che ha come presidente Diletta Piazza) promosso dal rappresentante distrettuale Interact Carlo Di Bella per tutti i 32 club del Distretto 2110. Uno dei punti prefissati dal distretto 2110 è la sostenibilità dell’ambiente, perciò si impegna a creare sempre nuove idee e progetti per rendere il mondo un posto migliore.
Ultimamente si è sentito parlare molto dell’inquinamento e di come negli ultimi anni questo fenomeno sia aumentato a dismisura. Esso è costituito dall’immissione di sostanze inquinanti nell’ambiente naturale, causando gravi squilibri nell’ecosistema, danni spesso irreversibili, e conseguenze negative per la salute degli esseri viventi, piante e animali, uomo compreso. Comprende gas, polveri, residui di combustione, liquidi, ma anche radiazioni elettromagnetiche, sostanze radioattive, rumori e vibrazioni.
Le cause dell’inquinamento ambientale dovute ad eventi naturali riguardano le sostanze chimiche emesse durante le eruzioni vulcaniche come benzene, zolfo, monossido di carbonio, che si sviluppano anche dagli incendi di boschi e foreste. Tuttavia, anche gli incendi sono spesso causati dall’uomo, per favorire lo sviluppo dell’urbanistica e la costruzione di impianti industriali e infrastrutture. Molto più estese sono le cause di inquinamento ambientale derivate dalle attività umane. In particolare, industria, produzione di energia elettrica e riscaldamento, agricoltura intensiva (compreso allevamento) e traffico automobilistico.
Questi fenomeni non escludono l’Italia, infatti nella penisola l’inquinamento tocca livelli altissimi. Degna di nota è la contaminazione dell’aria e dell’acqua dovuta ai processi industriali, al traffico e alle onde elettromagnetiche. Le sostanze più diffuse nell’atmosfera italiana sono le polveri, quest’ultime si concentrano maggiormente nel settentrione, a causa del complesso industriale situato nella Pianura Padana.
Tuttavia anche in città non situate nel settentrione come Roma, la qualità dell’aria non è delle migliori. Infatti qui l’inquinamento atmosferico è dovuto soprattutto al traffico che si crea nelle strade della capitale. Questo avvenimento causa molte morti premature dovute a tumori e patologie cardiache e respiratorie.
Il distretto si propone quindi di usare strumenti adatti a limitare l’uso dei mezzi di trasporto inquinanti, in questo caso tramite l’utilizzo di una rastrelliera adatta a riporre le biciclette che spesso non vengono usate proprio per questo motivo, per mancanza di luoghi in cui riporle, e per la mancanza di infrastrutture che rendono fruibile per gli abitanti la mobilità su due ruote. Certamente il ruolo di una singola rastrelliera non sarà quello di limitare l’inquinamento, bensì quello di sensibilizzare i cittadini ad un mondo più green.
Diletta Piazza, Giorgia Cultraro e Manuel Di Simone
IV Liceo classico – Leonardo Da Vinci – Niscemi