Può essere completata fino al 30 settembre la dichiarazione dei redditi 2024 tramite modello 730. Nel caso in cui si è già inviato tutto all’Agenzia delle Entrate e si deve completare o correggere le informazioni si può effettuare una correzione o una integrazione entro il 31 ottobre 2024. Esistono modello Redditi aggiuntivo e Redditi correttivo.
“Occorre presentare Redditi aggiuntivo se è stato inviato il 730 precompilato e, per esempio – si legge sul sito dell’Agenzia -, sono stati percepiti nel 2023 redditi relativi ai quadri RM (ad esclusione dei redditi di capitale soggetti ad imposizione sostitutiva e rivalutazione dei terreni), RS, RT e RU.
Non è più possibile inviare Redditi aggiuntivo per comunicare i dati che da quest’anno sono stati integrati nel modello 730 (per esempio, quelli contenuti nel quadro W o nelle sezioni II e III del quadro L). Pertanto, se il contribuente ha inviato il 730 precompilato, dimenticando di inserire questi dati, dovrà poi scegliere una tra le seguenti soluzioni:
“Se dopo aver inviato il modello 730 ci si accorge di aver dimenticato dei dati o di averli inseriti in modo errato – continua la nota -, ed è già trascorso il periodo utile per poterlo annullare, occorre presentare Redditi correttivo entro il 31 ottobre 2024. Dopo questa data è possibile presentare solo Redditi integrativo.
Se la nuova dichiarazione comporta un maggiore credito o un minor debito, si può chiedere l’eventuale rimborso. Se, invece, dalla nuova dichiarazione emerge un minor credito o un maggior debito, bisogna contestualmente pagare l’imposta dovuta, gli interessi calcolati al tasso legale con maturazione giornaliera e la sanzione ridotta come previsto dal ravvedimento operoso (art. 13 del decreto legislativo n. 472/97)”.
“Se dopo aver inviato il modello Redditi web ci si accorge di aver dimenticato dei dati o di averli inseriti in modo errato, ed è trascorso il periodo utile per poterlo annullare, occorre presentare Redditi correttivo, entro il 31 ottobre 2024, per modificarli o integrarli. Dopo questa data è possibile presentare solo Redditi integrativo. Redditi correttivo è predisposto con i dati già presenti nell’ultima dichiarazione inviata” prosegue il comunicato.
“Se il sostituto d’imposta indicato comunica all’Agenzia un avviso di diniego nell’effettuare le operazioni di conguaglio fiscale – si legge ancora -, il contribuente riceve dall’Agenzia delle entrate una mail che lo invita ad accedere all’ultima dichiarazione 730 presentata per visualizzare comunicazioni importanti. Analoga comunicazione, inoltre, viene data al contribuente con apposito avviso nella sua area riservata.
Il diniego del sostituto può verificarsi se dopo la presentazione della dichiarazione il contribuente ha un nuovo sostituto o nessun sostituto, per esempio perché ha cambiato lavoro dopo aver presentato il modello.
In questa situazione è possibile:
Se, oltre ad aggiornare i dati del sostituto di imposta, bisogna completare o correggere la dichiarazione, occorre invece inviare Redditi aggiuntivo/correttivo oppure Redditi integrativo. In questo caso occorre calcolare gli importi da versare o da rimborsare in quanto, a causa del diniego, il risultato contabile precedente è stato annullato.
La presentazione del 730 integrativo di tipo 2 attraverso l’applicazione precompilata è disponibile fino all’11 novembre 2024. Dopo tale data (e fino al 29 gennaio 2025) il contribuente può inviare il modello Redditi tardivo, oppure il modello Redditi integrativo (entro il 31 dicembre 2029)” conclude.