Ragusa

Modica, dipendenti comunali non pagati. Cgil: “Il Sindaco ha preferito pagare altro”

MODICA (RG) – Due mesi di stipendio maturati e quattro anni di accessorio non pagati ai dipendenti comunali. Si può riassumere con questi due punti lo stato di agitazione proclamato dalla Cgil per i lavoratori del comune di Modica.

La sofferenza economica che caratterizza altri lavoratori, come quelli della Servizi per Modica (Spm) e delle cooperative sociali, coinvolge infatti anche i dipendenti diretti dell’ente. E da molto tempo.

“I lavoratori indiretti, poi – hanno sottolineato Salvatore Terranova e Nunzio Fernandez, segretari di Camera del Lavoro e Fp Cgil – ormai per scelta politica sono abbandonati al loro destino e nei prossimi giorni presenteremo un resoconto dettagliato, ma anche chi rappresenta l’intelaiatura amministrativa e burocratica dell’ente è lasciato all’asciutto, all’abbandono e senza prospettiva, con una inespressa consapevolezza che l’ente è ormai ridotto a rottame”.

“Questo perché – hanno aggiunto Terranova e Fernandez – il sindaco continua nelle sue esternazioni pubbliche, a mezzo tv, a dire cose assolutamente non vere, facendo passare per reali fatti che sono reali solo nella sua mente, dando risposte veramente fantasiose, di quelle fantasie che si nutrono per lo più di bugie. Da informazioni attinte, pare che il sindaco non abbia pagato gli stipendi pur avendo avuto la liquidità per poterlo fare, preferendo pagare altro. A questo punto ci chiediamo cosa ha dovuto o preferito pagare prima, anteponendolo agli stipendi? Cosa ha dovuto fare se ha pagato somme ingenti, dando priorità ad altri impegni? Pur sapendo che la concezione che lo caratterizza nel rapporto e nella gestione delle istituzioni pubbliche è quella di pensarsi il padrone di esse perché eletto, non possiamo esimerci dal chiedergli di rendere pubblici tutti i mandati di pagamento emessi dell’ente nel bimestre luglio-agosto”.

I sindacalisti hanno infatti annunciato una “operazione verità”, visto che pretendono di conoscere bene le dinamiche che si celano dietro a questi ritardi e il modus operandi dell’Amministrazione nella gestione delle somme. “Pretendiamo di conoscere questi atti che trasferiscono all’esterno risorse, anche ingenti – hanno evidenziato Salvatore Terranova e Nunzio Fernandez – non perché vogliamo mettere dito sulle scelte dell’Amministrazione, ma per conoscere, questo sì è un nostro diritto, l’importanza di ciò che ha avuto priorità rispetto al pagamento degli emolumenti”.

L’associazione sindacale non ha comunque escluso che nei prossimi giorni potrebbe essere indetta un’assemblea sindacale per definire le azioni da porre in atto, anche perché i lavoratori sono ormai esausti da una situazione che si protrae da troppo tempo.