Ragusa

Modica, immobili in vendita per salvare le finanze

MODICA – Il Comune di Modica mette in vendita per l’ennesima volta ben nove immobili di sua proprietà al fine di garantire la realizzazione degli obiettivi intermedi del piano di riequilibrio finanziario dell’Ente.

Dopo una prima gara deserta, adesso sarà possibile la trattativa privata con gara informale e riduzione del 20 per cento del prezzo a base di gara. Insomma, una vera e propria svendita dei gioielli di famiglia per cercare di salvare il salvabile dal punto di vista finanziario. Beni che potrebbero essere altrimenti recuperati, valorizzati e impiegati per soddisfare, in ogni quartiere e zona della città, le esigenze e i bisogni dei cittadini.

Non tutti in città, infatti, sono d’accordo a svendere questi immobili comunali altrimenti utilizzabili come spazi pubblici a servizio della cittadinanza, soprattutto da quando l’Ente di Palazzo San Domenico si è dotato dell’importante “Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la rigenerazione e la gestione condivisa dei beni comuni” già proposto nella scorsa consiliatura dall’associazione Modicaltra e approvato all’unanimità dall’allora Consiglio Comunale, dotando il Comune di Modica di uno strumento atto a favorire il recupero, la rigenerazione e l’utilizzo condiviso di tanti immobili comunali ad oggi chiusi e inutilizzati e che invece potrebbero diventare funzionali al benessere della comunità, all’esercizio dei diritti fondamentali della persona e all’interesse delle generazioni future.

Uno di questi nove immobili, altrimenti utilizzabile, riguarda il lotto n. 6 sito in via Resistenza Partigiana, vicolo Enrico Berlinguer: un’unità immobiliare a destinazione direzionale (ex Telecom) e attualmente locata a sede del Comando della Compagnia dei Carabinieri.

Il fitto attivo derivante dall’attuale fruizione da parte del Comando CC assicura alle casse comunali un introito annuo che, procedendo alla vendita, verrebbe a mancare. Su tale procedura di vendita, abbiamo sentito l’assessore, Tino Antoci, con delega alla valorizzazione Patrimonio comunale, il quale si è così espresso: “L’Amministrazione, in merito, sta seguendo la linea già tracciata dal Commissario Straordinario che ha definito tali immobili non funzionali alle attività amministrative dell’Ente, inoltre, il Comune ha l’esigenza di rispettare il Piano di alienazione degli immobili che prevede di introitare in tre anni 400 mila euro, pertanto, si procederà alla vendita a partire dai beni che sono completamente inutilizzabili”.