MODICA – I lavori per il raddoppio e la riqualificazione dell’asse viario del Polo commerciale, iniziati un anno fa, proseguono a rilento, creando continui rallentamenti alla circolazione stradale e disagi agli automobilisti. Diverse le proteste dei cittadini anche sui social che lamentano i ritardi e i conseguenti disagi a causa dei lavori per la realizzazione dell’importante opera pubblica.
Un’opera che in realtà dovrebbe essere realizzata già da qualche anno, ma che a causa dei soliti cronici ritardi è partita soltanto a febbraio del 2023 e adesso ci si chiede quando sarà ultimata. Realizzati grazie al riutilizzo dei fondi ex Insicem, questi interventi consentiranno di riqualificare la parte di statale 115 compresa tra la rotatoria di via Resistenza Partigiana e quella di via Sacro Cuore, attraverso il raddoppio di corsia, la realizzazione del marciapiede, l’illuminazione e le zone a verde.
Insomma, il miglioramento di un’arteria di vitale importanza per lo smaltimento dell’intenso flusso viario che interessa la zona e, naturalmente, anche per il beneficio delle tantissime attività commerciali presenti.
“La SS 115 è di per sé un cantiere molto complesso, che ho trovato già iniziato quando mi sono insediato. Al mio ingresso il cantiere era sospeso e da subito con gli uffici ci siamo adoperati per farlo ripartire. Mi rendo conto dei possibili disagi che porta con sé un lavoro così importante, ma credo che questo sia il prezzo da pagare per riqualificare l’arteria più importante della nostra città”, ha dichiarato l’assessore comunale ai Lavori pubblici, Antonio Drago, al Quotidiano di Sicilia.
“Tali lavori – aggiunge l’assessore Drago – non riguardano solo la sistemazione del manto stradale, ma anche la realizzazione di marciapiedi, parcheggi e arredo urbano, rendendo sicuramente più confortevole oltre che pedonabile tutto il Polo commerciale.
“A questo – prosegue – si aggiunge pure il fatto che su mia specifica richiesta si è deciso di sostituire le tubazioni se queste fossero abbastanza ammalorate e non procedere solo ad una sua manutenzione, perché ritengo che si debba a tutti i costi evitare di rompere di nuovo il manto stradale per una perdita d’acqua dopo questi sacrifici e l’opera ultimata”.
“La fine dei lavori – conclude Drago – era prevista per il mese di giugno di quest’anno, ma per tutti questi motivi è probabile pensare ad uno slittamento di questa scadenza. A ogni modo vigileremo, come stiamo facendo su ogni cantiere, mettendo sempre come priorità che questi lavori vengano fatti a regola d’arte”.