Ragusa

Modica, torna operativo il Museo “Guastella”

MODICA (RG) – Dopo un lungo periodo di stasi, torna operativo il Museo delle arti e tradizioni popolari “Serafino Amabile Guastella”.

Un museo che ricostruisce l’ambiente artigiano e contadino della Contea di Modica

Dopo il restauro, durato un po’ di anni, la struttura è tornata fruibile: realizzato dall’associazione culturale ‘Serafino Amabile Guastella’ ed aperto al pubblico nel 1978, il museo ricostruisce l’ambiente artigiano e contadino della Contea di Modica, con una minuziosa cura dei particolari, al fine di salvaguardare un prezioso patrimonio di attrezzi originali, arredi e oggetti per la casa che vengono proposti a simbolo stesso della modicanità.

“È questo il luogo ideale per chi ama fare un salto indietro nel tempo – ama ricordare il direttore onorario uscente, Grazia Dormiente -. Il museo invita il visitatore a vivere lo spazio di antiche botteghe artigianali: il falegname, il lattoniere, il barbiere, l’aggiustapiatti, il dolciere, il sellaio, il cordaio, il cestaio, il sarto, lo scalpellino, il picconiere, il calzolaio, il fabbro, il carradore, il mielaio. Il quadro della memoria è completato dalla straordinaria ricostruzione di una tipica abitazione rurale, ‘a massaria’”.

Intanto si insedia il nuovo Comitato scientifico

Qualche giorno fa, intanto, si è insediato il nuovo Comitato scientifico: come avevamo già anticipato qualche mese fa, si tratta di Alessandro Ferrara – designato quale presidente – e di Federico Guastella, Marina Castiglione e Alessandro D’Amato come componenti.

Il direttore onorario è adesso in attesa dell’individuazione da parte dell’Amministrazione comunale di Modica dell’Accademico che verrà designato quale quinto componente del Comitato scientifico.

Durante la cerimonia d’insediamento – che si è svolta all’interno del museo – il Comitato scientifico ha tracciato le prime linee programmatiche da concordare con la stessa Amministrazione, ed ha avviato pure la Biblioteca tematica museale con le donazioni di libri che raccolgono le eredità culturali ed etnoantropologiche del territorio ibleo.

“Con queste donazioni – ha affermato il direttore onorario uscente Grazia Dormiente – si sta ripristinando il tesoro librario a sostegno dell’attività di ricerca demoetnoantropologica che con il riallestimento museale ha restituito alla città di Modica un Museo di rilevante importanza. Sono stati aggiunti ‘La famiglia santuario della vita: la riprogettazione dell’ethos familiare siciliano’ di Domenico Pisana, ‘La raccolta sui ‘nniminagghi muricani’ di Gino Armenia, ‘Oggetti senza gloria’, ‘Il senso dei luoghi quotidiani’, ‘Madonna Vasa Vasa’ e ‘I tre memorabili insulari’ di Grazia Dormiente”.