MODICA (RG) – Uno scippo con ferito – una anziana signora – ha riaperto il dibattito sulla necessità di installare delle telecamere di video sorveglianza in diverse parti di Modica. Lo spiacevole episodio è avvenuto nella zona più centrale di Modica Alta, nei pressi di San Giovanni: di fatto la zona è coperta da telecamere pubbliche di telesorveglianza ma, come sostiene il consigliere comunale Alessio Ruffino, queste risultano spente.
“Sono stati inoltrati diversi solleciti per l’attivazione delle telecamere di sorveglianza alla ditta appaltatrice. Con il sindaco Ignazio Abbate – ha sottolineato il consigliere Ruffino – abbiamo provveduto a sollecitare un ultimo intervento entro le prime settimane di settembre, altrimenti troveremo alternative degne di una veloce risoluzione del problema dell’attivazione videosorveglianza in pizza San Giovanni, così come al Pizzo Belvedere e altre zone della città. Se il sistema fosse stato regolarmente in funzione, le immagini si sarebbero potute rivelare utilissime agli inquirenti che stanno conducendo le indagini e che invece, a quanto pare, possono al momento cercare di cavare qualche elemento utile solo dalle immagini riprese dalla telecamera di sorveglianza privata di una vicina attività commerciale”.
In realtà la situazione sembra diversa. Come assicura il comandante della polizia locale, Rosario Cannizzaro, responsabile del progetto ‘Modica sicura’, cui è affidata da alcuni mesi l’apposita sezione gestita dal commissario Elvira Belviglio, la videosorveglianza installata nel territorio di Modica è funzionante. “In questi mesi – ha evidenziato Cannizzaro – abbiamo lavorato con il massimo sforzo incaricando anche una nuova azienda, la Cat di Ragusa, per il ripristino delle telecamere in disuso. Si è proceduto alla sostituzione e alla riparazione di quelle guaste o danneggiate. Abbiamo in itinere il ripristino di altri impianti obsoleti, installati diversi anni fa che, nei fatti, erano già inutili all’epoca. A conferma di quanto dico, basti ricordare che grazie alla videosorveglianza comunale e, è giusto precisarlo, anche con l’ausilio di analoghi sistemi privati, poco tempo fa la polizia locale è riuscita ad arrestare un soggetto che stalkerizzava da mesi un’ausiliaria del traffico. In diversi incidenti stradali le telecamere sono state utili per ricostruire le dinamiche, in un caso è stato stabilito che il danneggiamento di un veicolo in sosta non era stato causato da un indiziato cui si era sospettato”.
La videosorveglianza è funzionante, dunque, e in via di estensione anche nelle zone periferiche. “Abbiamo investito delle somme sui sistemi di videosorveglianza – ha concluso il comandante – perché riteniamo necessario avere una visione quanto più completa della situazione. Possiamo senz’altro dire che, in atto, l’80 per cento delle telecamere è efficiente, il resto è in manutenzione, poiché periodicamente necessario, e a giorni saranno funzionanti”.