Editoriale Grimaldi

Molti nemici, molto onore

Che i democratici negli Stati Uniti fossero celebri per dichiarare guerre era ed è cosa arcinota. Ma fino ad oggi nessun presidente sia pur democratico era mai arrivato ad offendere ed insultare ufficialmente “as an individual” un capo di altra Nazione.

Joe Biden “dem”, Presidente USA eletto il 3 Novembre scorso e giurato tre mesi fa, ha rotto una tradizione di buona creanza e di diplomazia per cui non ci sono guerre o inimicizie tra chi gestisce le nazioni, ma guerre tra popoli e stati. Non avendolo avuto spiegato bene dal suo patrozzo Obama, che pur se lo è tenuto come vice presidente (maestro non buono o scolaro cretino?), alla prima occasione è uscito al naturale ed all’intervistatore che gli chiedeva “ma secondo lei Putin è un killer?” ha risposto “si lo penso” aggiungendo che gliela farà pagar cara per – a suo dire – aver interferito nelle elezioni del 2016(perdette la Clinton) e del 2020.

La Russia richiama il proprio ambasciatore dall’America,atto che una volta preludeva le dichiarazioni di guerra.
Ma Putin offeso e calunniato se ne esce con una frase che è tutto un programma” gli auguro buona salute”che, se detta a Palermo anziché a Mosca, porterebbe subito“ai materassi” e a scongiuri all’infinito.
Biden rincara la dose dicendo che non è affatto“rammaricato” per l’offesa fatta ribadendo quanto aveva già detto in aggiunta alle offese “lo conosco – ma risale al 2011- e l’ho guardato profondamente negli occhi e non ha un anima”: ad oggi nessuna reazione per violazione di competenze da Papa Francesco, ma alle Nazioni Unite stato di allarme per una vicenda che potrebbe avere conseguenze pesanti,mentre la pandemia sconvolge i popoli interessati a salvaguardare la propria pelle.

Negli USA, in ambienti politici, gira voce che non bisogna mai lasciar solo il Presidente gaffeur arcinoto ed ora, invecchiato (78 anni), un poco stralunato ed intenzionato a difendere la sua famiglia-cosa ebbe a combinare suo figlio in Ucraina- ed a disfare tutto ciò che ha fatto Trump. Andrà al G20 e tutti si chiedono se insisterà nella chiusura del gasdotto tra Germania e Russia ora che la Merkel è in dirittura di uscita e come risolverà il problema della invasione migratoria dal Messico essendosi limitato fin’ora a dire “rimanete nel vostro paese” e che dia del killer anche a Xi jnping che quieto, quieto sta guadagnando i mercati, con Cina oggi prima potenza mondiale.

E’ augurabile che dato l’ottimo stato in Usa delle case di riposo per anziani, la Kamala Harris,suo vice presidente e donna con tutti gli attributi immaginabili, riesca a dimostrare che è opportuno per il bene del suo paese e del mondo, che il buon Joe se ne stia in una delle ottime RSA americane, evitando danni maggiori dandogli tuttavia il riconoscimento di avere implementato la campagna di vaccinazione (1 milione/ pro die) del suo predecessore, e sulla quale ha investito per avere un posto nella storia.
In fondo Biden crede in “molti nemici,molto onore”.
Ma non sa chi lo abbia detto.
Ovvio.