La Santa Sede ha nominato monsignor Luigi Renna, attualmente vescovo di Cerignola – Ascoli Satriano, arcivescovo metropolita dell’arcidiocesi di Catania. Succede a Salvatore Gristina che dal 2002, dopo essere stato pastore della diocesi di Acireale, ha guidato la diocesi catanese.
Il sito dell’arcidiocesi di Catania ha pubblicato un lungo “primo saluto alla Chiesa” etnea del neo arcivescovo metropolita Luigi Renna: “Carissimi fratelli e sorelle della Chiesa che è in Catania, pur non conoscendo ancora i vostri volti, fiducioso nel Signore che ci fa camminare alla Luce del Suo Vangelo, mi rivolgo a voi già chiamandovi fratelli e sorelle. Non si sentano esclusi da questo saluto coloro che non hanno la nostra stessa fede in Gesù Cristo o appartengono ad altre Chiese: li sento compagni di cammino, e sono desideroso di cercare sempre ciò che mi unisce a loro. Il mio primo affettuoso saluto va a te, caro fratello Arcivescovo Salvatore: ti ho sentito telefonicamente in un mattino carico di Luce, il giorno dell’Epifania, e hai subito messo a suo agio questo giovane pastore che chiama per la prima volta un suo fratello maggiore. Cara Eccellenza, caro don Salvatore, ci attende un cammino di comunione che sarà il più bell’annuncio di quello che è capace di “fare” il Vangelo nella vita degli uomini“.
Dal presidente della Regione, Nello Musumeci, è arrivato, subito dopo, un messaggio benvenuto al nuovo arcivescovo: “Congratulazioni e un caloroso benvenuto in Sicilia a monsignor Luigi Renna, nuovo arcivescovo di Catania. Il suo arrivo alla guida della Chiesa metropolitana etnea è preceduto dall’apprezzamento unanime per il lavoro svolto anche nella qualità di presidente della Commissione per i problemi sociali nella Conferenza episcopale italiana. La Chiesa catanese troverà in lui guida e conforto per affrontare la difficile situazione sociale che, purtroppo, anche questa parte dell’Isola vive. A monsignor Salvatore Gristina il più sincero ringraziamento, mio e dell’intero governo regionale, per la dedizione e la competenza profuse nel suo lungo e apprezzato ministero episcopale”.