Cronaca

Dalla passione per il vino al poker, morto Vito Planeta: “Grave perdita per l’enologia”

Si è spento all’età di 57 anni l’imprenditore Vito Planeta, figlio del barone Gigi Planeta, produttore dell’omonima casa di vini siciliana. L’uomo è morto nelle scorse ore dopo aver lottato a lungo contro una brutta malattia.

Oltre alla passione per i vini, Vito Planeta aveva coltivato nel tempo l’amore per l’arte e per il poker. L’uomo, infatti, è stato uno dei grandi protagonisti del poker a livello nazionale e internazionale ed era conosciuto con l’appellativo di “Invernomuto”.

Vito Planeta, il ricordo di chi lo conosceva: “Eri colto e brillante”

Numerosi i messaggi di cordoglio che si stanno moltiplicando in queste ore sui social. Particolarmente toccante il ricordo di Laura Anello, presidente della fondazione “Le vie dei tesori”: “Vito caro, sai quante cose vorrei dirti adesso? Che sei stato uno degli uomini più intelligenti e acuti e colti e brillanti che abbia mai incontrato in vita mia”.

“Che dietro la tua aria guascona, dietro la tua storia di pokerista e da persona di mondo, dietro il tuo apparente cinismo, sei stato un uomo capace di vibrare di indignazione, di senso della giustizia e di passione per la bellezza“, ha aggiunto Anello.

“Mi dispiace tantissimo, per quel poco che l’ho conosciuto era una persona speciale”, commenta Pippo.

“Sentite condoglianze, non sapevo nulla. Siamo stati colleghi tanti anni fa a Milano, posso solo dire che Vito era un signore, intelligente e gentile. Sono senza parole”, dice Simona.

Vito Planeta, Lagalla: “Grave perdita”

Anche il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, ha voluto ricordare la figura di Planeta: “La prematura scomparsa di Vito Planeta è una grave perdita per la grande famiglia dell’enologia siciliana, ma anche per tutto quel mondo culturale palermitano che aveva animato”.

“Un imprenditore eclettico e innovativo che ha portato avanti la tradizione della casa vinicola Planeta insieme agli altri componenti della famiglia, ai quali rivolgo il mio cordoglio e quello di tutta l’amministrazione”, conclude Lagalla.