Mi ha colpito moltissimo la sua morte. Ho seguito le sue gesta da eroe fin dall’inizio, quello sguardo limpido di chi sa di essere nel giusto e quel sorriso, che sorriso quel sorriso grande, quelle mani a cuore nel salutare la moglie mentre lo imprigionavano, il ritorno a casa, come diceva lui, nella grande Russia del quale conosceva ogni rischio, quel video testimonianza “cosa dovete fare se mi uccideranno”.
Può un uomo o una donna scegliere consapevolmente di andare a morire per ciò in cui crede? Può farlo, pur avendo una vita piena di amore con una famiglia meravigliosa, decidendo di lasciarsi alle spalle tutto quello che ogni persona nella norma desidera avere? Navalny l’ha fatto, l’ha scelto consapevolmente perché il suo ideale di libertà è stato più forte persino della propria felicità.
Yulia, la moglie che lo ha sostenuto, è una donna da ammirare per ogni istante in cui gli è stata accanto, per ogni volta che ha avuto paura per il compagno, marito, amico ed è rimasta ugualmente al suo fianco o quando dal palco ha dichiarato “Putin responsabile, verrà punito per i suoi crimini” mentre il suo cuore era spezzato. Il coraggio di Navalny è il coraggio di Yulia. Daria, la figlia 23 anni, ha già fatto inchieste su YouTube come lui e ha il piglio per proseguire la battaglia del padre, Zahar a quasi 16 anni dovrà crescere senza il padre.
La storia narra di molti altri uomini e donne coraggiose che hanno scelto la morte per non tradire il proprio credo religioso o laico che fosse. Una per tutte Sant’Agata la patrona di Catania che abbiamo festeggiato la settimana scorsa o il grande Socrate che ha scelto di bere la cicuta.
Ma in questo momento storico, avere ancora dittature nel mondo è semplicemente folle. Perché questo è un mondo in cui i problemi climatici, la siccità e le malattie da virus sono una minaccia che coinvolge e travolge tutto il genere umano. Nessuno può ancora pensare di starne fuori. Certo si può restare chiusi nel proprio angoletto sperando che di non venirne colpiti. Ma come si può restare indifferenti agli accadimenti che ci girano attorno come se non vedere e non sentire fosse abbastanza? Abbastanza per continuare a vivere la propria vita come se nulla fosse, come se non fossimo tutti, uomini e donne, parte di un’unica energia universale che ci connette imprescindibilmente. La connessione che ci lega, i nostri pensieri , le nostre azioni creano delle conseguenze.
Navalny non è morto invano, il Cremlino non creda di aver vinto, nessuna dittatura può davvero vincere contro la libertà. La libertà è come l’aria e senza l’aria nessuno potrà mai sopravvivere.