Cronaca

Muore dopo 9 mesi di agonia il ciclista messinese investito a Taormina

Era in coma dallo scorso aprile, dopo essere stato investito da un’auto mentre era in sella alla sua bicicletta. Giovanni Boccaccio, messinese di 42 anni, si è spento ieri dopo quasi nove mesi di agonia. In quel 5 aprile 2022, sul curvone soprelevato della strada che collega il centro storico di Taormina con il casello dell’A18 di Spisone Taormina, l’auto guidata da un settantenne residente a Carini, investì un’intera comitiva formata da 18 ciclisti appartenenti al team messinese Barbagianni’s Team.

Boccaccio negli ultimi mesi sembrava stesse dando segnali di ripresa, ma ieri il crollo in seguito ad un arresto cardiaco.

Tanti i messaggi di cordoglio, soprattutto dei suoi compagni di squadra:

“Non avremmo mai voluto darvi questa notizia ma il nostro Giovanni è volato via – si legge sulla pagina faebook del Barbaggianni’s Team -. Era uscito di casa con la gioia di trascorrere una lieta giornata, ma la triste signora nascosta tra le anse di una maledetta curva era pronta a fendere la sua falce. A nulla sono valse le nostre preghiere, invocazioni, suppliche. Il cerchio per lui, purtroppo, si è chiuso. Tante cose ancora gli restavano da compiere su questa terra: vedere crescere i figli, rendere felici le persone con la sua arte, gioire e far gioire per le piccole cose che la vita terrena ci riserva; invecchiare serenamente con la sua Katia. L’Altissimo però per lui aveva altri programmi – continua il post -. Forse aveva bisogno di qualcuno che facesse risplendere ancor più le stelle, forse aveva bisogno di qualcuno che ravvivasse il blu del cielo. E chi meglio di lui, con la magica arte delle sue forti mani… Vola alto Barbagianni, dispiega le tue forti ali, sfodera gli artigli e fatti valere anche lassù. Veglia sulla tua famiglia e su tutti noi che con te abbiamo condiviso tanti bellissimi momenti che però – conclude il team – hai pagato a caro prezzo. Ciao Giovanni”.