AUGUSTA (SR) – Proseguono, presso la sede dell’Associazione filantropica “Umberto I” di Augusta, gli appuntamenti sull’ospedale Muscatello e sui vari reparti del nosocomio megarese. L’argomento di questa seconda conferenza è stato il “Pronto soccorso ed il problema del suo sovraffollamento”.
Dopo l’introduzione del presidente dell’Associazione, Mimmo Di Franco, ha preso la parola il responsabile dell’Unità operativa di Medicina e Chirurgia d’accettazione e d’urgenza dell’Ospedale di Augusta, Danilo Umana, che ha illustrato le cause di sovraffollamento del Pronto soccorso e le ripercussioni negative che gli effetti di tale sovraffollamento possono avere sugli utenti e sugli stessi operatori sanitari. Per contenere quanto più possibile i tempi di attesa per i pazienti l’assessorato regionale della Salute è intervenuto con l’approvazione di un decreto contenente specifiche linee guida, a seguito delle quali l’Azienda Sanitaria Provinciale di Siracusa ha, recentemente, predisposto e attuato il “Piano aziendale per la gestione del sovraffollamento”.
L’Asp aretusea ha già messo in atto diverse misure utili a contrastare il fenomeno del sovraffollamento nei pronto soccorso di tutta la provincia, tra cui l’organizzazione del bed management per la gestione oculata dei posti letto dei reparti da rendere disponibili per i ricoveri in emergenza e lo snellimento delle procedure legate alle consulenze monospecialistiche con la chiusura delle cartelle cliniche in reparto senza necessità per i pazienti di tornare in Pronto soccorso. Il numero di accessi al Pronto soccorso del Muscatello è stato dal 2012 al 2018 in continuo progressivo aumento e che l’incremento registrato in tale periodo è stato di circa il 50%. Nonostante l’aumento degli accessi e l’invarianza di personale assegnato le performance del Pronto soccorso del Muscatello, comparate alla media degli altri Pronto soccorso, risultano ottimali.
Il dirigente medico dell’Unità operativa Medicina e Chirurgia d’accettazione e d’urgenza dell’Ospedale di Augusta, Francesca Sanna, ha parlato della gestione del paziente con dolore toracico, descrivendo le diverse cause che possono determinare la comparsa di tale sintomo e il conseguente iter diagnostico-terapeutico, evidenziando che, talvolta, per formulare una corretta diagnosi può rendersi necessario eseguire ripetuti accertamenti che comportano la permanenza in Pronto soccorso del paziente per 6 – 12 ore. Il dirigente medico dell’Unità operativa Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale di Augusta, Roberta Puntillo, ha descritto il ruolo dell’anestesista rianimatore nel trattamento dei pazienti in condizioni critiche analizzando le diverse condizioni di emergenza in cui viene richiesto l’intervento del rianimatore in Pronto soccorso e sottolineato come la tempestività dell’intervento può condizionare la prognosi del paziente.
I lavori sono stati moderati da Giuseppe Vaccaro, responsabile dell’Unità operativa Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale di Augusta. Nel corso del dibattito, che è seguito, è intervenuto il senatore Giuseppe Pisani, membro della XII Commissione permanente – Igiene e sanità che ha illustrato i provvedimenti in itinere a livello nazionale finalizzati a prevenire il sovraffollamento e gli atti di violenza nei pronto soccorso e nelle guardie mediche, soffermandosi sulla necessità di un potenziamento dell’assistenza territoriale e di interventi anche sui rapporti tra medicina territoriale e medicina ospedaliera.