“Il contagio è altalenante, noi abbiamo il dovere di seguire il tasso e le perdite. Non siamo in una situazione di allarme per giustificare provvedimenti di zona rossa.
Ipotesi due settimane di lockdown? Non l’abbiamo presa in considerazione, non ci sono i termini per affrontare il tema. Non conosciamo la linea del governo nazionale, né le strategie di contrasto al Covid”.
La zona gialla deve essere un patrimonio di tutti e abbiamo il dovere di salvaguardarla. Magari col governo nazionale ci confronteremo su altre aperture, mi amareggia tantissimo che il mondo della cultura e dello spettacolo rimangano preclusi a ogni tipo di attività”.
Così il presidente della Regione siciliana, nello Musumeci, ai cronisti. “Nei prossimi giorni avremo una conferenza Stato-Regione – ha aggiunto – la riconferma del ministro Speranza costituisce una buona opportunità per noi presidenti di Regione perché si spera in una continuità del metodo e della strategia, ma il governo non ha rivelato ancora la linea su cui intende muoversi”.