PALERMO – Si è risolta praticamente in un nulla di fatto la conferenza stampa di Nello Musumeci tenutasi ieri. L’annuncio dell’incontro con i giornalisti aveva fatto pensare a possibili dimissioni o rinunce alla sua ricandidatura alla poltrona di governatore alle prossime elezioni regionali, previste per questo autunno. Chi si aspettava colpi di scena è rimasto deluso.
La conferenza stampa è cominciata con un video dello scorso anno in cui annunciava di esser pronto a farsi da parte, se necessario: “Sono un presidente scomodo in una terra che finge di voler cambiare – ha detto Musumeci -. Ho voluto riproporre questo filmato perché la coerenza è importante in politica e chi mi conosce sa che ho fatto della coerenza la mia regola di vita. Nei prossimi giorni, i leader si vedranno in un tavolo nazionale e se a quel tavolo il mio nome dovesse risultare divisivo farò un passo di lato, indietro se preferite, se tutto questo può servire all’individuazione di un candidato unitario, un candidato che unisce invece di uno che divide. Quando lo avranno trovato me lo presenteranno e tutti saranno felici di poterlo sostenere”.
Il presidente uscente ha ribadito comunque che i sondaggi lo danno vincente e si chiede il perché la coalizione di centrodestra dovrebbe essere contraria ad una sua ricandidatura. E alla fine annuncia di non voler lasciare: “Io non mi dimetto – ha dichiarato – ho un impegno con il popolo siciliano che ho assunto quando mi ha eletto e fino all’ultimo giorno servirà la mia Regione e il popolo siciliano rimanendo con la schiena diretta, con la stessa integrità morale e lo stesso entusiasmo del primo giorno. La mia è una scelta di responsabilità, per sostenere il centrodestra e continuare a vincere e continuare la strada che il mio governo, con tutti gli assessori, ha tracciato. Anche se nell’ultimo anno ho dovuto subire indicibili e ignobili attacchi dal fuoco amico preoccupato più di attaccare e delegittimare il Presidente della Regione che le opposizioni”.
Claudio Fava, deputato regionale e candidato alle primarie, commentando la conferenza stampa di Musumeci è stato lapidario: “Per Musumeci la colpa è solo dei siciliani – ha detto Fava -. Epilogo malinconico di un uomo che non sa ammettere i propri errori”.
In una nota, Giusi Savarino, portavoce del movimento del governatore #Diventerà Bellissima, scrive: “Il Presidente ha ribadito oggi l’importanza dell’unità del centrodestra, anche rispetto alla sua candidatura che rimette nelle mani della nostra leader, Giorgia Meloni e al prossimo tavolo nazionale che sarà convocato, subito dopo i ballottaggi. Certo qualcuno dovrà spiegare a Giorgia Meloni e alla nostra comunità che lei rappresenta, perché cambiare candidato, trovando una soluzione che sia competitiva e abbia la credibilità, lo spessore morale e l’autorevolezza che il Presidente Musumeci ha garantito in questi anni”.
“Musumeci non si smentisce mai. Ormai ai suoi annunci non crede più nessuno. Dopo aver annunciato in passato le dimissioni e l’azzeramento della giunta che non sono mai arrivati, anche oggi quasi un nulla di fatto nella conferenza stampa convocata in pompa magna. Niente dimissioni, niente ritiro. Solo la potenziale disponibilità a fare un passo di lato. Ed è già tantissimo per uno che con i fatti ha dimostrato di conoscere solo il passo del gambero. È sotto gli occhi di tutti che con lui e il suo disastroso governo la Sicilia è andata solo indietro”.
“Vox Populi, movimento radicato su tutto il territorio siciliano, garantisce a Musumeci che lo sosterrà, qualsiasi sia la decisione del centrodestra. Rimane comunque da spiegare perché mai ancora oggi le decisioni siciliane abbiano matrici romane”.
Invita all’unità il leader della Lega Matteo Salvini: “Musumeci ha fatto un passo indietro, un passo a lato, non so dove, per la Sicilia decideranno i siciliani, importante è che ci sia un centrodestra unito”.
“Da Nello Musumeci arriva l’ennesima prova di pochezza, arroganza e cecità. Chi semina vento raccoglie tempesta. Al governatore siciliano uscente consiglio un bel bagno di umiltà”. “Musumeci – prosegue la nota – non ha lavorato bene, ha fallito, e a testimoniarlo è la sconfitta che ha racimolato perfino nel suo Comune di nascita, Militello in Val di Catania, dove alle recenti elezioni Amministrative ha vinto il candidato del Partito democratico la parlamentare di Fi. L’appartenenza dell’ultima ora a Fratelli d’Italia, poi, è la ulteriore conferma di un uomo solo, a fine corsa”.