Politica

Musumeci: “Piano per le isole minori, le risorse ci sono”

PALERMO – Incontro ieri a Palazzo D’Orleans tra il presidente della Regione Nello Musumeci e i sindaci delle isole minori per affrontare e possibilmente risolvere le criticità delle piccole isole.

L’obiettivo è individuare quattro o cinque obiettivi e mettere a punto un “Piano integrato” di interventi per il sostegno e lo sviluppo socio-economico dei 12 mila siciliani interessati che, soprattutto d’inverno, affrontano forti disagi. Oltre ai trasporti, sono state individuate criticità per l’approvvigionamento idrico, le reti fognarie, la viabilità e l’accoglienza turistica. Mancano inoltre le stazioni marittime alle quali possano fare riferimento i turisti che scendono dal traghetto.

Musumeci è stato molto ottimista sotto il profilo dei fondi per gli investimenti facendo distinzione tra fondi e debiti: “La Regione – ha detto Musumeci – di tutto soffre tranne che di risorse finanziarie. Una cosa è il Fondo per gli investimenti, che è abbastanza copioso, e altra cosa è il Fondo di spesa corrente che è quello su cui gravano i 15 miliardi che abbiamo trovato tra debiti e disavanzi. Ma per quanto riguarda per fortuna i fondi d’investimento mancano solo i progetti, perché abbiamo trovato le risorse ma non un progetto nel cassetto. E quindi bisogna dare gli incarichi, seguire le procedure, ed è lì che si perde tempo”.

“Altri temi – ha aggiunto il governatore – sono stati già affrontati per le isole minori, per esempio per la portualità, dove abbiamo destinato 104 milioni di euro e stiamo realizzando infrastrutture che si attendevano da 30/40 anni”.

All’incontro era presente anche il sindaco di Lampedusa, Totò Martello, che ha chiesto una legge speciale proprio per le isole minori, indicandola come possibile strada di soluzione viste le carenze discusse. “Non possiamo essere considerati – ha detto – come il resto dell’Isola. Chiediamo interventi sulla portualità, sulla spazzatura, sui trasporti, sugli impianti di depurazione, solo per dirne alcuni. Le isole purtroppo hanno caratteristiche particolari e se questi problemi non vengono affrontati i cittadini ne soffrono in maniera seria”.

Musumeci ha parlato, a margine dell’incontro, anche dell’attuale situazione politica e in particolare ha commentato positivamente la notizia dell’apertura mostrata da Gianfranco Miccichè, coordinatore regionale siciliano di Forza Italia, nei confronti della Lega di Matteo Salvini nel corso della manifestazione “Etna19” tenutasi lo scorso fine settimana a Viagrande. “Una cosa bella e naturale – ha dichiarato Musumeci – perché il centrodestra deve stare unito e mi pare giusto che il coordinatore siciliano di Forza Italia riconosca la necessità di stare assieme per evitare che questi sprovveduti che oggi governano l’Italia possano continuare a fare danno”.

Sul voto segreto ha poi detto che si tratta di “un obbrobrio feudale che deve essere cancellato”. Musumeci ha ribadito che il Governo non andrà in Aula fintanto che non sarà abolito, decisione assunta dopo che il voto segreto di Sala d’Ercole ha mandato ko l’articolo 1 del Ddl sulla riforma dei rifiuti. “Una delle pagine – ha aggiunto Musumeci – più vergognose della storia parlamentare. Se andate a sfogliare gli atti del Parlamento vi renderete conto di quanti agguati, quanti ricatti, siano stati compiuti dietro il paravento del voto segreto. E siccome sono convinto che in Parlamento non ci siano persone che abbiano la vocazione a difendere questo residuo feudale, si tratta solo di metterci d’accordo sui casi in cui debba essere applicato. Non facciamo ridere l’Italia. In nessun Parlamento regionale esiste il voto segreto, dover detenere anche questo triste primato mi sembra disarmante”.

Musumeci si è poi detto contento che il neo gruppo parlamentare all’Ars di Italia Viva, partito di Matteo Renzi, sia intenzionato a fare opposizione costruttiva. “Se tutte le opposizioni fossero responsabili credo che questa terra potremmo tirarla fuori dal pantano nello spazio di qualche mese. Se invece si persegue la logica del tanto peggio tanto meglio, una volta che si affossa non ci saranno superstiti”.