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Myanmar, rifugiati Rohingya fanno causa a Facebook

Un gruppo di rifugiati Rohingya ha presentato una denuncia contro Facebook e chiesto 150 miliardi di dollari di risarcimento al social network, che accusano di avere contribuito alla diffusione sulla sua piattaforma di messaggi di odio rivolti a questa minoranza etnica.

La causa intentata in un tribunale di San Francisco, in California, dove ha sede Facebook, sostiene che gli algoritmi utilizzati dal gigante della tecnologia abbiano favorito la disinformazione e le ideologie estremiste che hanno portato ad atti violenti nel mondo reale.

“Facebook è come un robot programmato con un’unica missione: svilupparsi”, scrivono i denuncianti.

“La realtà innegabile è che la crescita di Facebook, alimentata da odio, divisione e disinformazione, ha lasciato sulla sua scia centinaia di migliaia di vite Rohingya devastate”, si prosegue nel documento consultato dall’Afp.