ROMA – Un Natale all’insegna di una maggiore propensione al consumo, ma anche di una rinnovata e crescente attenzione per la riscoperta dei momenti di spensieratezza. Durante le festività ormai alle porte, infatti, le spese degli italiani saranno superiori a quelle del 2023, con un contestuale aumento dei dati relativi agli acquisti nei negozi fisici. È quanto emerge dalle diverse indagini realizzate in queste settimane. Un previsione positiva che, secondo le statistiche di Conflavoro, dovrebbe spingersi fino a una spesa complessiva di 20 miliardi di euro.
Il Natale 2024, pertanto, porterà con sé una crescita per i consumi delle famiglie italiane, benché il contesto economico sia ancora segnato dall’inflazione e da un clima generale di prudenza. Una boccata d’aria per tutti i principali settori a cui sono legate le spese delle festività. Non solo doni, dunque, ma tutta una serie di acquisti che contribuiscono all’aumento dei dati. Secondo il sondaggio realizzato dal Centro studi di Unimpresa, le principali “voci” di spesa restano quelle relative al cenone (con un aumento del 3,5% rispetto all’anno scorso), quelle per i regali (in crescita del 2%) e quelle riservate ai viaggi natalizi (che crescono del 4%).
Tra gli ambiti di spesa evidenziati nel sondaggio, dunque, la tradizione della cena di Natale rimane centrale per gli italiani, con una spesa media stimata di 150 euro per famiglia, in crescita rispetto ai 145 euro del 2023. Il 28% degli italiani, emerge dallo studio, ha dichiarato di voler aumentare il proprio budget soprattutto per acquistare prodotti di qualità come carni, dolci artigianali e vini pregiati. Il 60%, invece, manterrà la spesa invariata, mentre solo il 12% la ridurrà, segnando un calo significativo rispetto al 18% dello scorso anno. Tra le tendenze emergenti, inoltre, si registra un aumento del 7% per ciò che riguarda l’acquisto di prodotti tipici regionali, una preferenza per i piccoli produttori locali (+10%) come risposta al caro prezzi dei grandi marchi, e una spesa media di circa 40 euro per i dolci natalizi e 25 euro per i vini.
Un settore che si conferma in ripresa, con una spesa media stimata di 220 euro a famiglia, in aumento del 2% rispetto ai 215 euro del 2023. Il 25% degli italiani prevede di spendere di più, mentre il 58% manterrà stabile il budget e il 17% ridurrà gli acquisti. Tra le preferenze di acquisto, un aumento del 4% per i regali utili (come elettrodomestici, abbonamenti digitali o prodotti per la casa), un calo del 3% per i regali “superflui” o di lusso, a testimonianza della maggiore attenzione ai costi. Sebbene le vendite online ormai rappresentino il 38% del totale degli acquisti natalizi, un dato interessante, come evidenziato in apertura, riguarda il ritorno nei negozi fisici, soprattutto nei piccoli centri urbani e nelle boutique locali, spinto dalla voglia di un’esperienza di acquisto più personale e legata alla tradizione: previsione che emerge anche dallo studio di Ipsos per Confesercenti, in base al quale i negozi battono l’online 6 a 4. Secondo quest’altra indagine, infatti, i consumatori sceglieranno un punto vendita fisico per il 61% circa degli acquisti, il 46% presso un negozio, di vicinato o in un centro commerciale, il 10% in un negozio monomarca di una grande catena e il 4% in un mercato o mercatino. Il 38% dei doni, invece, verrà acquistato online, soprattutto presso le grandi piattaforme (36%), mentre si riduce (2%) la quota degli acquisti effettuati direttamente sul sito del produttore.
Tornando al sondaggio di Unimpresa, il terzo ambito di spesa preso in considerazione è quello che riguarda il turismo. Settore che, in base all’indagine, registra la ripresa più marcata, con una crescita del 4% della spesa rispetto al 2023. Il 30% degli italiani prevede di partire per le vacanze natalizie (+2 punti percentuali rispetto allo scorso anno), con una spesa media di 550 euro per nucleo familiare, contro i 530 euro del 2023. Le preferenze si dividono tra mete italiane, che crescono del 6% grazie al traino di città d’arte e località montane, e viaggi brevi verso città europee (+3%) favoriti dalla stabilità dei prezzi dei voli low-cost. Si registra anche un aumento dell’8% per le esperienze turistiche “di prossimità”, come soggiorni in agriturismi e località termali. Il 70% degli italiani che resterà a casa, invece, destinerà una parte del budget natalizio ad attività locali e momenti di svago, come cene fuori e visite a mercatini.