Solo per Mike Lynch appare praticamente certo l’annegamento, tutte le altre vittime del naufragio del Bayesian al largo di Porticello (Palermo) potrebbero essere morte per soffocamento: è quanto emerso da un’indagine parallela aperta sul caso.
L’inchiesta, parallela rispetto a quella italiana, è stata avviata nel Regno Unito di fronte alla Suffolk Coroner’s Court di Ipswich. Secondo gli inquirenti britannici, apparirebbe praticamente certa solo la causa di morte del magnate Mike Lynch: il tycoon, infatti, sarebbe annegato, al pari del cuoco di bordo Recaldo Thomas. Per le altre vittime – la figlia di Lynch Hannah, il suo avvocato Chris Morvillo assieme alla moglie Nada, il presidente di Morgan Stanley International Jonathan Bloomer e la moglie Judith – l’ipotesi sarebbe quella di una morte per soffocamento.
Secondo questa ricostruzione emersa dall’indagine parallela avviata dalle autorità inglesi, buona parte delle vittime sarebbe sopravvissuta al naufragio del Bayesian grazie a qualche bolla d’aria; dopo, però, sarebbero rimasti intrappolati nelle loro cabine e avrebbero perso la vita per asfissia.
“Quella notte il portellone del Bayesian era chiuso“. Questa è la nuova verità rivelata dal capitano della Sir Robert Baden Powell, l’imbarcazione vicina al Bayesian nella tragica notte del 19 agosto. Karsten Börner – questo il nome del capitano – lo avrebbe confermato all’Ansa e anche nel corso di un documentario trasmesso dall’emittente britannica ITV.
Il comandante, che è stato tra i primi a soccorrere le vittime e i superstiti dopo la tempesta e l’affondamento dell’imbarcazione, avrebbe scattato delle foto in grado di provarlo.
Nell’inchiesta italiana sul naufragio del Bayesian sono tre gli indagati, tutti accusati di naufragio e omicidio plurimo colposo: il comandante James Cutfield, l’ufficiale di macchina Tim Parker Eaton ed il marinaio Matthew Griffiths.
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