Proseguono le indagini coordinate dalla Procura di Termini Imerese sul naufragio del veliero Bayesian al largo di Porticello (Palermo), avvenuto lo scorso lunedì: in particolare, i magistrati stanno analizzando foto e video disponibili dello scafo affondato a 50 metri di profondità.
Nel frattempo, è scattata un’inchiesta – al momento a carico di ignoti – per naufragio e omicidio plurimo colposo. Anche se il maltempo che si è abbattuto sul Palermitano nella notte tra il 18 e il 19 agosto è stato determinante per il verificarsi della strage, non si esclude la possibilità che un errore umano abbia contribuito.
I magistrati della Procura di Termini Imerese (Palermo) sono al lavoro sulle immagini dello scafo a 50 metri di profondità. Il veliero sarebbe appoggiato sul fianco destro, dopo essere affondato di prua, come hanno raccontato i testimoni e i superstiti – compreso il comandante dell’imbarcazione – agli investigatori.
I magistrati e gli inquirenti della Guardia costiera stanno cercando di capire cosa abbia provocato l’affondamento del lussuoso yacht, lungo 56 metri, e considerato un “gioiello” della marineria. Sono 16 i minuti da ricostruire, quelli che vanno dal momento in cui la barca ha “scarrocciato” fino all’affondamento.
A breve le autorità competenti dovrebbero disporre l’autopsia sui sei corpi delle vittime accertate del naufragio: il magnate Mike Lynch, il suo avvocato Chris Morvillo assieme alla moglie Nada, il presidente di Morgan Stanley International Jonathan Bloomer e la moglie Judith, e il cuoco di bordo Recaldo Thomas, il primo a essere ritrovato.
Nella mattinata sono riprese le ricerche dei sommozzatori per ritrovare l’ultima dispersa: si tratta della 18enne Hannah Lynch, figlia minore del magnate Mike Lynch, ritrovato senza vita nelle scorse ore.
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