Economia

Naufragio Palermo, ecco chi è il miliardario disperso Mike Lynch

Sono ore di angoscia e preoccupazione quelle che si stanno vivendo a Palermo dopo il naufragio del veliero con a bordo 22 persone al largo del capoluogo.

Tra i dispersi ci sarebbe anche l’imprenditore informatico Mike Lynch, soprannominato il “Bill Gates britannico”. Ma chi è Mike Lynch? Andiamo a scoprirlo insieme.

Ecco chi è Mike Lynch

Seppur paragonato a Bill Gates, le due storie sono molto differenti l’una dall’altra. Meno di tre mesi fa, infatti, il 59enne Lynch è stato scagionato da 15 capi d’imputazione per frode negli Stati Uniti in relazione all’acquisto nel 2011 per 11,1 miliardi di dollari della sua azienda, l’Autonomy, da parte del gigante della Silicon Valley Hewlett-Packard. “Ho vari problemi medici che avrebbero reso molto difficile la sopravvivenza”, ha detto Lynch al Sunday Times il mese scorso. “Se le cose fossero andate male, sarebbe stata la fine della vita come l’ho conosciuta in ogni senso”, ha aggiunto facendo riferimento alla malattia polmonare di cui soffre.

La biografia

Nato in Irlanda, Lynch è cresciuto vicino a Chelmsford, nell’Essex, dove sua madre lavorava come infermiera e suo padre come vigile del fuoco. Ha studiato fisica, matematica e biochimica alla Cambridge University, specializzandosi nel riconoscimento di pattern adattivi. La sua tesi di dottorato è, scrive il Guardian, uno dei pezzi di ricerca più letti nella biblioteca universitaria. Dopo aver lanciato alcune delle prime start-up tecnologiche, tra cui una specializzata in software per il riconoscimento automatico di targhe, impronte digitali e volti per la polizia, nel 1996 ha creato Autonomy.

Il suo software veniva utilizzato dalle aziende per analizzare enormi quantità di dati e doveva in parte la sua efficacia all’inferenza bayesiana, una teoria statistica ideata dallo statistico, filosofo e ministro presbiteriano del XVIII secolo Thomas Bayes. Autonomy è stato un successo commerciale quasi immediato. La società è stata quotata a Bruxelles nel 1998 e la rapida crescita, unita al boom delle dotcom, ha portato Autonomy alla Borsa di Londra dove è entrata a far parte del FTSE 100 delle principali società quotate nel Regno Unito.

La cessione da 11 miliardi di dollari e le irregolarità

L’azienda creata da Lynch impressionò la Hewlett-Packard a tal punto da spingerla a pagare più di 11 miliardi di dollari per acquistarla nel 2011, ma solo un anno dopo venne svalutata a 8,8 miliardi di dollari dopo la scoperta di “gravi irregolarità contabili” presso l’azienda britannica. Da allora Lynch si è impegnato attivamente nella difesa della sua reputazione.

Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI