Mentre si continuano a ricercare i dispersi dello yacht Bayesian dopo il naufragio avvenuto nelle prime ore del mattino al largo di Porticello (Palermo), sono già partite le indagini e l’ascolto delle testimonianze dei sopravvissuti, ancora sotto shock per la tragedia.
A condurre le indagini sul naufragio – che ha portato alla morte accertata di un uomo, il cuoco canadese dell’imbarcazione – sono gli operatori della Guardia costiera di Porticello, che nelle prossime ore torneranno ad ascoltare il comandante della nave e i superstiti. La Procura di Termini Imerese ha aperto un’inchiesta per accertare l’esatta dinamica dell’accaduto.
Una la vittima accertata, il cuoco canadese che si trovava a bordo dell’imbarcazione. Sei i dispersi: tra loro c’è anche il miliardario Mike Lynch, fondatore di “Automation” e magnate del mondo dell’informatica. Non ci sarebbe una lista ufficiale dei passeggeri, ma in base alle informazioni raccolte a bordo dello yacht Bayesian c’erano 22 passeggeri e i 6 dispersi sarebbero quattro cittadini britannici e due americani.
La moglie di Lynch, Angela Bacares, è tra le persone che sono state tratte in salvo dai soccorritori. Nella lista delle altre persone salvate dal naufragio figurano anche Sasha Murray, 29 anni irlandese; Myin Htun Kyaw, 39 anni, del Myanmar; Matthew Griffith, capitano della nave, di nazionalità francese; James Calfield 51 anni, della Nuova Zelanda; e gli inglesi Ayla Ronald, 36 anni, e Matthew Fletcher, 41 anni. Fra i passeggeri c’erano anche la 35enne Charlotte Golunski e il marito James Emsilie assieme alla figlia Sophie, una bambina di poco prima di un anno, miracolosamente tratta in salvo.
A trarre in salvo i 15 sopravvissuti del naufragio al largo di Porticello sono stati alcuni diportisti di un’imbarcazione vicina. Il Ministero degli Esteri britannico ha fatto sapere di essere al corrente dell’incidente e di essere in contatto con le autorità locali: la Marine Accident Investigation Branch del Regno Unito sta inviando intanto una squadra di quattro ispettori per condurre una “valutazione preliminare” sull’affondamento del veliero. La Procura di Termini Imerese, inoltre, ha già aperto un fascicolo per chiarire la dinamica dell’accaduto.
In base alle prime ricostruzioni, la barca a vela – un’imbarcazione di circa 50 metri – sarebbe affondata a causa del maltempo.
“Il vento era forte, fortissimo. All’improvviso ho visto l’albero maestro del veliero, alto 72 metri, piegarsi e poi spezzarsi e cadere in acqua. È successo tutto i pochissimi istanti”. Sono le parole di Karsten Börner, il comandante della imbarcazione Sir Robert Baden Powell, la nave olandese che per prima ha soccorso il veliero Bayesan dopo il naufragio. Il comandante, tedesco, è arrivato sulla terraferma con il tender della sua barca. “C’era in corso una tempesta – ha commentato – volevamo spostarci da lì ma non abbiamo avuto il tempo”. Il comandante con il tender è riuscito a salvare 15 passeggeri del veliero britannico. “Quando siamo tornati non c’era più nessuno in acqua”.
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Foto di Adnkronos