I negoziati tra Ucraina e Russia oltre il confine ucraino in Bielorussia proseguono. Le delegazioni sono tornate a riunirsi per un terzo round, dopo una pausa, ha reso noto una fonte della presidenza ucraina.
“Riconoscimento della sovranità russa sulla Crimea, smilitarizzazione, denazificazione, neutralità di Kiev”: queste le condizioni poste dal presidente russo Vladimir Putin per un accordo con l’Ucraina. Lo ha reso noto il Cremlino, citato dall’agenzia Ria, mentre sono in corso a Gomel i colloqui tra le due delegazioni.
Mercati in allarme sulle conseguenze delle nuove sanzioni contro Mosca, e mentre Kiev punta a formalizzare la sua richiesta di entrare nell’Unione europea la forza missilistica e le flotte russe entrano in allerta di combattimento rafforzata.
Il primo ministro britannico Boris Johnson si recherà in Polonia ed Estonia, lo ha detto lunedì l’ufficio del primo ministro.
Un portavoce del primo ministro ha detto ai giornalisti che Johnson si recherà nei due paesi martedì per parlare con i suoi omologhi polacchi ed estoni. Martedì, ha aggiunto il portavoce, incontrerà anche il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg.
Il primo ministro parlerà anche con il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki e i leader del G7 lunedì, secondo il portavoce.
Sono iniziati intorno alle ore 12 italiane, in una località segreta al confine tra l’Ucraina e la Bielorussia, i colloqui tra le delegazioni di Kiev e Mosca, nell’area del fiume Pripyat.
Diversi video pubblicati sui social hanno mostrato l’arrivo sul luogo della delegazione di Kiev.
Roman Abramovich, su richiesta dell’Ucraina, è stato in Bielorussia per assistere nei negoziati tra Russia e Ucraina. Lo scrive il Jerusalem Post secondo cui il milionario russo con passaporto anche israeliano è “stato richiesto dall’Ucraina per aiutare nei colloqui e ha viaggiato fino in Bielorussia per partecipare alle discussioni”.
Dopo circa cinque giorni di ostilità e quasi 200 vittime civili sul suolo ucraino, stando ai numeri riferiti dal ministro della Salute Viktor Liashko, ieri il presidente di Kiev Volodymyr Zelensky ha accettato la proposta russa di negoziati “senza condizioni”.
“Lasciateli provare in modo che in seguito nessun cittadino ucraino abbia alcun dubbio sul fatto che io, come presidente, abbia cercato di fermare la guerra”, ha detto il capo dello Stato ucraino dopo aver reso noto la decisione.
L’Ucraina chiede il “cessate il fuoco immediato” e il ritiro delle truppe russe. “Le prossime 24 ore saranno cruciali per l’Ucraina”, ha detto il presidente ucraino Zelensky in una conversazione telefonica con il premier britannico Johnson. IN AGGIORNAMENTO