Il GIP di Parma ha emesso l’ordinanza dei domiciliari senza braccialetto elettronico per la giovane di Traversetolo accusata di omicidio premeditato e soppressione di cadavere. Al centro della vicenda la 22enne Chiara Petrolini e due neonati rinvenuti privi di vita nel giardino di casa sua. “Non si è pentita e mente ancora” questo sarebbe emerso. Non è ancora chiara la dinamica dei terribili avvenimenti: il perché e il come sono avvolti nel mistero. La Procura sarebbe pronta a presentare ricorso affinché la giovane sia condotta in carcere.
Il quotidiano La Repubblica ha visionato e trascritto parte dell’ordinanza di misura cautelare. “Ha dimostrato disprezzo per la vita umana” si legge.
Il GIP Luca Agostini ha tenuto in considerazione la possibilità di reiterazione del reato. “Tenuto conto della sua personalità, si desume la pervicacia dimostrata nel cercare l’occasione per concretizzare il suo proposito. Studiando per mesi il modo di non sperimentare l’esperienza della maternità, con una costanza degna di miglior causa” e considerando che, “a distanza di poco più di un anno ha commesso condotte analoghe”. Queste le motivazione fornite.
“Chiara è destinata a non cambiare, poiché il pentimento che ha mostrato non appare sincero dato che è irrimediabilmente contaminato dalle bugie che ha speso per cercare di ridimensionare la propria responsabilità anche quando posta di fronte all’evidenza”.
Domiciliari senza braccialetto pure “tenuto conto dell’effetto deterrente che sarà moltiplicato dall’essere la prima esperienza detentiva e del controllo che sarà esercitato dai familiari conviventi”.