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Di Matteo dopo l’arresto di Messina Denaro: “Non è certo che stagione delle stragi sia finita”

Nino Di Matteo parla di Matteo Messina Denaro e, sebbene consideri il suo arresto molto importante nella lotta contro Cosa nostra, invita a evitare i toni trionfalistici e a mantenere alta l’attenzione.

Ecco le sue dichiarazioni durante la trasmissione “Giletti 102.5” con Massimo Giletti e Luigi Santarelli.

Nino Di Matteo su Matteo Messina Denaro

“È un arresto importante che pone fine a una latitanza di trent’anni di un uomo mafioso che è stato definitivamente condannato almeno per cinque stragi, numerosissimi omicidi e altri fatti gravi. Un plauso ai carabinieri e alla procura di Palermo che ha coordinato la loro attività”, ha detto Di Matteo.

Con riferimento alla famosa intervista di Giletti a Salvatore Baiardo e all’allusione di quest’ultimo all’imminente arresto di Messina Denaro, il magistrato commenta: “È importante comprendere se, nel periodo immediatamente precedente alla sua cattura, Matteo Messina Denaro avesse abbandonato le precauzioni di sicurezza perché si sentiva al sicuro dalla possibilità di essere arrestato o se, al contrario, avesse accettato la possibilità di essere rintracciato e catturato. Questo sarà valutato dagli inquirenti attraverso le loro indagini. Tuttavia, non si deve sottovalutare la complessità del caso e le dichiarazioni rilasciate da Salvatore Baiardo poco tempo fa”, dice.

“Da un punto di vista investigativo e giudiziario, l’intervista di Salvatore Baiardo a Massimo Giletti non va sottovalutata. La precisione e la nettezza delle affermazioni di Baiardo riguardo la gravità delle condizioni di salute di Matteo Messina Denaro, che poi si sono rivelate essere vere, e il riferimento temporale che si è verificato come prospettato, devono essere considerati importanti. Bisogna indagare a fondo per capire come Baiardo fosse a conoscenza di tali informazioni, se anche i Graviano ne erano al corrente e perché abbia scelto di dichiararle pubblicamente. Non bisogna sottovalutare questa vicenda come una mera millanteria o una previsione casuale di un individuo che voleva solo fare rumore”, continua.

“No ai toni trionfalistici”

Nino Di Matteo ha espresso anche la sua preoccupazione per la situazione di trionfalismo che si è diffusa nei giorni successivi all’arresto di Matteo Messina Denaro. Per lui, c’è bisogno di mantenere una generale prudenza e attenzione, perché Cosa nostra non è morta purtroppo.

“Chi conosce la storia della mafia sa che non si possono trarre conclusioni affrettate. Non si può affermare con certezza che la stagione delle stragi sia finita. Cosa nostra è stata in grado di cambiare le proprie strategie in base alle contingenze politiche e sociali del paese. In questi giorni, alcuni toni trionfalistici stanno diventando pericolosi. Non si può essere certi che questa sia la fine di una Cosa Nostra violenta nei confronti dello Stato e delle istituzioni. La storia ci insegna che la mafia adotta strategie diverse a seconda degli eventi e delle contingenze. Vedremo cosa succederà in futuro, l’arresto potrebbe destabilizzare l’assetto attuale delle mafie italiane, ma non si può sottovalutare la loro forza e capacità di infiltrazione in economia, imprenditoria e finanza”.