Si diffondono party per non vaccinati con intenzioni di contagiarsi forse per autoimmunizzarsi. I partecipanti sono giovani e molti di lingua tedesca visto che è un mood particolarmente diffuso in Alto Adige. Sembra una forma intermedia tra ribellione e nichilismo. Ci porta ad un altro contesto. Quello dei giovani assuntori di droga cristallizzati nel film “I ragazzi dello zoo di Berlino”.
Erano altri tempi, c’era ancora il Muro. E sul muro i ragazzi morivano per ottenere un anelito di libertà. Mi sconvolse nel 1990, in un mio viaggio a Berlino, vedere una targa di un pezzo del Muro in cui c’erano i nomi dei morti fucilati pochi giorni prima del crollo del Muro nel 1989. Erano morti ad un passo dalla libertà. Sul concetto di libertà stanno litigando i filosofi italiani. La stiamo perdendo? La stiamo salvando?
Da un lato Cacciari e Agamben fanno premonizioni infauste sulla perdita dei diritti, citando il saggio di Focault, Michel non Jean Bernarde quello del pendolo di Eco, del 1975 “Sorvegliare e Punire. La nascita della prigione”.
Fusaro ha già scritto due tomi sul turbovaccinismo e Barbero, che oggi è come il prezzemolo social si è associato, ma Antiseri ed altri 100 filosi, come nella famosa carica di Walt Disney, hanno fatto un appello pro vax. Citando Schopenhauer “la libertà è tutto ma senza la salute è niente”.
Stiamo entrando come in Orwell in un nuovo 1984?
Sono dispute occidentali, legati al benessere europeo. Anzi dove c’è più benessere, come in Germania ed Olanda le proteste contro il Green pass aumentano. Ma per troppo studio della filosofia o per carenze istruttive?
Ovviamente nel mondo islamico, o in Africa i problemi legati alla libertà vertono su altro. Sulla fame per esempio. Senza cibo a che serve la libertà?
I ricchi altoatesini, hanno uno dei Pil più alti d’Italia, intanto organizzano Covid Party.
Il benessere ti permette tutto. Anche la stupidità.
Così è se vi pare.
Giovanni Pizzo