Tanto tuonò che piovve. Dopo l’allarme lanciato ripetutamente lanciato dalla ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e gli arresti delle scorse settimane, ieri fino a tarda sera tafferugli e scontri con la Polizia durante la manifestazione dei No Green pass in piazza del Popolo a Roma, culminate con un assalto squadrista alla sede della Cgil nazionale.
I manifestanti, guidati da organizzazioni di estrema destra, si sono riversati per le vie del centro, con le forze dell’ordine costretti a cariche per disperderli, con idranti e lacrimogeni, anche per evitare episodi di violenza contro comuni cittadini e giornalisti, minacciati ripetutamente anche con armi improprie come un badile.
Alcuni appartenenti alle forze di polizia sono rimasti feriti ma hanno comunque continuato il servizio.
A terra lungo via del Corso parti di impalcature, monopattini, sanpietrini e cocci di bottiglia.
Fermato il leader di Forza nuova
Quattro le persone fermate e tra queste il leader di Forza nuova Giuliano Castellino, che era sotto regime di sorveglianza speciale e che ha violato numerose prescrizioni.
Castellino è stato portato in Questura e al vaglio degli investigatori della Digos ci sono però anche le posizioni di altre persone, che non è degenerata solo perché le forze dell’ordine, con diversi blindati, hanno presidiato tutta l’area del centro storico e in particolare i palazzi istituzionali.
Poi l’assalto alla sede della Cgil. I neofascisti sono riusciti a sfondare le porte della sede del sindacato ed entrare prima che la Polizia riuscisse a fermarli manifestanti e respingerli.
L’assalto alla Cgil
“La nostra sede nazionale – il tweet del sindacato – , la sede delle lavoratrici e dei lavoratori, è stata attaccata da Forza Nuova e dal movimento no vax. Abbiamo resistito allora, resisteremo ora e ancora. A tutti ricordiamo che organizzazioni che si richiamano al fascismo vanno sciolte”.
Oggi sedi aperte in tutt’Italia
E in risposta all’assalto squadrista, tutte le sedi italiane della Cgil saranno aperte oggi, e un’assemblea è prevista stamane davanti a quella nazionale.
“Cgil, Cisl e Uil – si legge inoltre in una nota dei segretari delle tre Confederazioni, Landini, Sbarra e Bombardieri – organizzeranno per sabato prossimo, 16 ottobre, a Roma, una grande manifestazione nazionale e antifascista per il lavoro e la democrazia”.
Mattarella chiama Landini
Anche i cortei e presidi in altre città, come Milano, sarebbero stati guidati da organizzazioni neofasciste. E per le violenze è venuta una bipartisan delle violenze, sia pur con qualche inaccettabile distinguo.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha subito telefonato al segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, per esprimergli solidarietà. E una condanna secca alle violenze è arrivata anche dalla presidente del Senato, Elisabetta Casellati, e dal presidente della Camera, Roberto Fico.
Anche il presidente del Consiglio Mario Draghi ha condannato le violenze, affermando che “Il diritto a manifestare le proprie idee non può mai degenerare in atti di aggressione e intimidazione” e ha ringraziato “i milioni di italiani che hanno già aderito con convinzione e senso civico”.
Letta, sciogliere Forza nuova
Di “squadrismo inaccettabile” ha parlato, esprimendo “solidarietà alla Cgil e alle forze dell’ordine per le violenze”, il ministro della Salute Roberto Speranza.
“Solidarietà alla #Cgil e alle forze dell’ordine per gli attacchi #squadristi di oggi” anche dal segretario del Pd Enrico Letta.
“Inaccettabile quel che sta accadendo – ha aggiunto -, il Paese tutto risponda unito a queste degenerazioni intollerabili”.
“Questi non sono manifestanti, sono delinquenti – ha detto il ministro degli esteri Luigi Di Maio -, basta con questa violenza inaudita, basta strumentalizzare vaccini e green pass che stanno salvando vite umane ed evitando nuove chiusure. La politica condanni, senza se e senza ma”.
E ha espresso “Solidarietà alla Cgil per il vile attacco ricevuto” parlando di “episodi gravissimi, di una violenza inaudita”.
Condanna anche da parte del centrodestra
“Non c’è spazio nel nostro Paese per i violenti #NoGreenPass. Quello che sta accadendo è inaccettabile. Forze dell’ordine aggredite, bombe carta lanciate in pieno centro. Mi auguro che i responsabili vengano individuati al più presto!” ha scritto su Twitter il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani.
“Gli atti di violenza meritano la più ferma condanna, senza alcuna attenuante – ha dichiarato il presidente della Conferenza delle regioni, Massimiliano Fedriga, che ha espresso “piena solidarietà alle Forze dell’ordine per le violenze subite”
“L’assalto al cuore delle istituzioni, alla Cgil e le minacce ai giornalisti – ha detto il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà – sono indegni. La mia ferma condanna e solidarietà alle forze dell’ordine e alla Cgil. Non ci lasciamo intimidire”.
I distinguo di Salvini e Meloni
“La violenza non è mai giustificata, non è mai la soluzione. Non confondiamo la violenza di pochi criminali con le richieste ragionevoli di chi vuole tutelare salute, diritti, libertà e lavoro” ha dichiarato il capo della Lega Matteo Salvini. Ma poi fonti del Carroccio hanno espresso una richiesta di dimissioni per la ministro dell’Interno Luciana Lamorgese: “Italia nel caos e Forze dell’Ordine in difficoltà per la sua totale incapacità”.
Sulla stessa linea Giorgia Meloni, leader di FdI, ancora impegnata a fugare i dubbi sulle infiltrazioni di neofascisti nel suo partito dopo l’inchiesta giornalistica di Fanpage e quella, conseguente, della Procura della Repubblica di Milano.
“Mi auguro che i responsabili vengano individuati e puniti” ha detto, aggiungendo però: “Lascia infine sbigottiti la totale mancanza di controllo e prevenzione da parte del ministero dell’Interno. Una gestione pessima che una volta di più conferma l’inadeguatezza del ministro degli interni Lamorgese”.
Lamorgese conferma, “carica eversiva”
Per quest’ultima, invece, le forze di polizia “hanno agito con equilibrio e professionalità” in una giornata difficile in cui ci sono stati “intollerabili atti di violenza anche contro sedi delle istituzioni”.
E in cui si è ravvisata inoltre una “inquietante carica eversiva”.
Fascismo, non solo folklore
“La realtà – ha dichiarato Enrico Borghi della segreteria nazionale del Pd – si è incaricata di smentire chi sostiene che il fascismo sia solo folklore o nostalgia. La manifestazione odierna di Roma, con evidente e preordinata regia, è sfociata in violenze, occupazioni e minacce contro istituzioni, forze dell’ordine, cittadinanza. Ancora una volta, a forza di seminare vento si raccoglie la tempesta della violenza e della sovversione”.