Sulla produzione energetica “ogni Paese dovrebbe seguire la propria vocazione anche se mi pare insensato che la Germania punti sul solare e l’Italia che ha il sole guardi al nucleare”. A dirlo è stato il premio Nobel per la Fisica Giorgio Parisi intervendo ad un evento al Liceo Virgilio di Roma. “Il nucleare di IV generazione”, ha osservato Parisi, potrebbe risolvere il problema delle scorie nucleari “ma c’è solo un prototipo nel mondo” di impianto nucleare di ultima generazione “e quindi, prima di capire se sarà affidabile, ci vorrà molto tempo”.
Parisi ha però reclamato la necessità di una maggiore ricerca sul nucleare puntando però, per la produzione di energia in Italia, anche a “a sfruttare al meglio la geotermia di cui l’Italia è ricca”. “Trascurare la geotermia in Italia è un peccato, noi ne abbiamo tanta a differenza di altri paesi che hanno pochi vulcani e vulcanelli“. Il Nobel ha quindi esortato a “puntare anche sul risparmio energetico, per esempio isolando al meglio le finestre degli edifici, evitando sprechi di energia”.