NOTO (SR) – Il Museo del Mare di Noto necessità di un rilancio.
Per tale motivo l’Amministrazione comunale ne ha affidato la gestione al Wwf della Sicilia Sud Orientale, alla Pro Loco di Noto e all’Archeoclub sezione di Noto. Presso la Sala degli Specchi di Palazzo Ducezio, il primo cittadino, Corrado Figura, ha siglato la convenzione insieme alla presidente del Wwf della Sicilia Sud Orientale, Oleana Olga Prato, il Presidente della Pro Loco di Noto, Pietro Giarratana, e la Presidente dell’Archeoclub di Noto, Laura Falesi.
Le tre associazioni si impegneranno, sin da subito, alla riqualificazione e allo sviluppo del Museo del Mare; ad assicurare una maggiore fruizione eco-turistica e controllata del Museo, anche durante il weekend; alla conoscenza, all’educazione, alla comunicazione ambientale e alla promozione di attività culturali, aperte alle comunità locali.
Durante questa gestione saranno realizzati: Pannelli esplicativi sulla storia di Calabernardo, con foto d’epoca del luogo e dei personaggi ad esso legati, mappe con l’indicazione dei luoghi nel corso dei secoli scorsi; Pannelli conoscitivi-didattici sulle specie ittiche e non solo, più comuni nel mare circostante; Eventi, Mostre, e Manifestazioni, in collaborazione con Enti pubblici e Privati e soggetti privati, associazioni, su temi inerenti la cultura del mare; Conferenze, Incontri/Dibattiti, proiezioni ed eventi sociali, sempre relazionati alla cultura del mare; Corsi preliminari di attività di insegnamento alle immersioni e all’ archeologia subacquea, per i quali saranno richieste le prescritte autorizzazioni; Attività di studio, ricerca e divulgazione sulle “tonnare” della Sicilia sud-orientale (Santa Panagia, Fiume di Noto, Vendicari, Marzamemi e Capo Passero).
In particolare, saranno approfondite le ricerche su quella di “Fiume di Noto” (nota come Tonnara di Avola), calata, per anni, nel mare di Calabernardo dalla foce dell’Asinaro; Seminari e/o giornate di studio in occasione di eventi promossi dall’Amministrazione Comunale di Noto, in collaborazione anche con la Sovrintendenza del Mare e/o altri Enti, al fine di incentivare la conoscenza e lo studio del mare e dell’archeologia subacquea, incentivando iniziative e scambi culturali anche con altri paesi.
Saranno, inoltre, promosse le attività finalizzate alla ricerca archeologica e naturalistica; iniziative che abbiano come finalità il far conoscere beni archeologici e naturalistici, sensibilizzando la Sovrintendenza ai Beni Culturali di Siracusa, al fine di avviare un percorso che consenta di valorizzare i reperti archeologici ad oggi mai esposti; oltre ad iniziative che consentano ai ragazzi, studenti di vario livello e alle istituzioni scolastiche in generale, di conoscere e approfondire la cultura del rispetto del mare, dell’ambiente e dell’archeologia subacquea.
Di notevole importanza: il Beach Litter, con il coinvolgimento degli istituti scolastici, per la presentazione agli alunni del metodo di censimento dei rifiuti della costa, con conseguente pubblicazione dei dati raccolti online e/o sul sito nazionale del Wwf Italia; il Marine Litter, con il coinvolgimento dei subacquei e la pubblicazione dei dati raccolti sul sito nazionale del Wwf Italia.
Soddisfatto il sindaco Figura che ha dichiarato: “Con l’affidamento della gestione alle tre associazioni rilanciamo il Museo del Mare. Il cambiamento è in atto”.
Il Museo del Mare, inaugurato nel 2016, è allocato nell’ex caserma della Guardia di Finanza di Calabernardo. Lo scorso anno è stato intitolato all’archeologo, Sebastiano Tusa. Nelle sue sale espositive sono conservati diversi reperti, provenienti dalle campagne subacquee svolte nel mare di Noto.