Cultura

Noto, un concerto solo piano per… guardare la bellezza

Voglio allontanare le persone dalla bruttezza e dalla tristezza che ci circondano ogni giorno e portare musica bella e profonda a quante più persone posso”.

Questa la frase scritta sulla copertina dell’album Aspiciens pulchritudinem (in latino significa guardare la bellezza) di Francesco Branciamore, che il prossimo venti settembre alle ore venti sarà presentato in anteprima nella Sala concerti del Palazzo Nicolaci, nella Noto Patrimonio dell’Umanità.

Branciamore, con il suo Steinway eseguirà, oltre a quello che dà il nome al disco, altri otto brani: Buster’s Mask, Blue Dreamer, To Vincent, Love Off, You’ll Remember It, Thinking to EST, Saudade e Paris 13.11.2015. Tutti di durata variabile dal minuto e mezzo ai tre minuti.

Un concerto (a ingresso libero) che, come l’album, riserverà molte sorprese a chi ricorda il Branciamore batterista e leader del Perfect Quintet di Keep up the Dialogue. Il jazzista che ha collaborato con Eugenio Colombo, Pier Favre, Paolo Fresu, Michel Godard, Lee Konitz, Enrico Intra, Ray Mantilla, Evan Parker, Barre Philips, Enrico Rava, Paul Rutherford, Keith Tippet, Gianluigi Trovesi.

Ma va tenuto a mente anche che il musicista siracusano fu compositore–arrangiatore di Remembering B.E..

“Sono passato al piano – ha spiegato Branciamore – perché l’ho sempre frequentato per la composizione. Dopo anni passati dietro alla mia amata batteria ho cercato una svolta epocale, e lo strumento che avevo sotto le mani era il pianoforte”.

“L’elaborato senso di estetica – ha aggiunto – rodato a lungo attraverso i miei studi e le mie composizioni in contesti eterogenei, mi ha condotto verso una personale sintesi della tecnica pianistica, non senza aver prima affrontato uno studio di approfondimento sul linguaggio del jazz e dell’improvvisazione”.

E questo rende ancor più ghiotto l’appuntamento del venti settembre a Noto.