Nuova vita per Boris Becker. L’ex tennista tedesco, 54 anni, ha visto precipitare il suo vivere in un’escalation che lo ha portato dai campi in terra battuta alla cella di un carcere londinese.
Becker, soprannominato “Bum Bum” per l’esplosività del servizio e l’abilità nel serve-and-volley, è il più giovane vincitore nella storia del Torneo di Wimbledon maschile, avendolo vinto per la prima volta a 17 anni (confermandosi campione del torneo l’anno seguente). Ha vinto in totale 6 tornei del Grande Slam, 3 ATP Finals, 2 Coppe Davis, 2 World Team Cup ed è stato numero uno al mondo. Tra il 2013 e il 2016 è stato allenatore di Novak Djokovic.
Ha avuto, agli inizi della carriera, uno straordinario impatto a livello mediatico, non solo per la precocità, ma anche per essere stato il primo tennista a saper associare, con grande efficacia, la potenza dei colpi, tipica del tennis moderno, alla raffinatezza del tennis classico ed è considerato uno dei più forti tennisti di sempre sulle superfici rapide, avendo disputato 7 finali al Torneo di Wimbledon e vinto 49 tornei. È l’unico tennista della storia ad aver vinto due tornei del Grande Slam prima di compiere i 19 anni ed è stato inserito nella International Tennis Hall of Fame nel 2003.
A partire dal 1997 Becker diminuisce costantemente i propri impegni e partecipa solo a due Slam. In Australia viene eliminato al secondo turno e a Wimbledon raggiunge i quarti di finale in cui viene eliminato da Pete Sampras. Durante tutta la stagione non riesce ad aggiudicarsi nessun torneo e a fine anno è numero 62 del mondo. L’anno seguente non partecipa a nessuno Slam raggiungendo come miglior risultato i quarti di finale a Monte Carlo. Il 1999 è l’ultimo anno della sua carriera, partecipa a pochi tornei e prima di ritirarsi tenta l’avventura per l’ultima volta nel suo amato Wimbledon. Sconfigge la wild card Miles Maclagan, poi Nicolas Kiefer, il giovane Lleyton Hewitt (che due anni dopo diventerà numero 1 del ranking mondiale) e infine si arrende a Patrick Rafter.
Appassionato di Poker, dal 2007 è stato testimonial del sito internet PokerStars e con la relativa squadra Team PokerStars ha partecipato a diversi tornei in circuiti professionistici dell’European Poker Tour, arrivando a vincere la tappa di Barcellona nel 2012.
Nel 2017, un tribunale britannico, dopo la richiesta di una banca privata, dichiara il fallimento di Becker. Nel 2020, l’amministratore fallimentare britannico ha riconosciuto un credito di 34 milioni di sterline (37 milioni di euro) ad un ex socio in affari di Becker. Nel 2022 viene condannato da un tribunale inglese a 30 mesi di reclusione, metà dei quali da trascorrere in carcere, per bancarotta fraudolenta. È in custodia, presso il carcere di Wandsworth a Londra, dallo scorso 29 aprile. Becker trascorre il tempo dispensando lezioni di management e gestione dello stress in un programma di allenamento che prevede anche lezioni di yoga che impartisce ad una trentina di altri ospiti della struttura.