CALATAFIMI (TP) – Nuovo slancio all’area artigianale di Sasi a Calatafimi. In questi giorni il Comune ha completato le procedure per l’assegnazione dei lotti non ancora fruiti. Sono 4 le aziende che si sono utilmente piazzate in graduatoria e che potranno aprire i battenti. Gli insediamenti avverranno in particolare nell’area cosiddetta Pip, i piani per gli insediamenti produttivi.
Uno strumento di attuazione avente contenuto di piano particolareggiato con finalità produttive in genere. Si arriva a questa assegnazione dopo la deliberazione di consiglio comunale dell’aprile dello scorso anno con cui si è modificato il regolamento per l’assegnazione di lotti urbanizzati ricadenti nell’area artigianale. Ad agosto fu varato lo schema di bando per l’assegnazione in proprietà dei lotti urbanizzati.
“Finalmente – afferma il sindaco Francesco Gruppuso – nuove attività artigianali trovano la possibilità di insediarsi e investire dando incentivazione al lavoro. Ci auguriamo che altri imprenditori e artigiani, sia locali che del comprensorio, possano presto seguire questi artigiani per completare tutta l’area predisposta. Seguiranno i tempi tecnici burocratici e poi finalmente l’inizio dei lavori per le nuove realtà produttive”.
Con questa manovra il Comune di Calatafimi prova a rilanciare la propria area industriale. Ecco perché ha concepito questo bando che avrebbe permesso in realtà l’assegnazione di 24 attuali lotti che sono rimasti inutilizzati in contrada Sasi. Il prezzo al metro quadro era stato fissato sui 30 euro, le superfici coperte si aggirano sui 300 metri quadrati, quelle scoperte invece variano da 140 a 400 metri quadrati.
Entusiasta il sindaco Francesco Gruppuso, consapevole di questa opportunità per il tessuto produttivo locale: “Un lavoro encomiabile dell’ufficio Territorio e ambiente a cura dell’architetto Francesco Scandariato – commenta -. Inoltre a breve uscirà anche il bando per i Comuni marginali che assegnerà dei sostegni economici a fondo perduto alle attività produttive”.
Quasi certamente l’amministrazione riproporrà prossimamente il bando dal momento che ci sono ancora lotti vuoti. All’interno dei singoli lotti, nel rispetto di determinati parametri, è consentita la realizzazione di: uffici per direzione aziendale con una superficie massima non superiore al 30 per cento della superficie da realizzarsi anche su piano rialzato o soppalco. Nel caso di interventi di demolizione e ricostruzione, i nuovi edifici dovranno adeguarsi ai parametri imposti sempre dal Comune con altezza massima consentita di 8 metri.
La vendita di ciascun bene viene effettuata a corpo, nello stato di fatto e di diritto in cui si trova nel giorno dell’immissione in possesso dell’acquirente, con tutte le relative dipendenze, aderenze, accessioni, pertinenze, servitù attive e passive di qualsiasi specie. A poter partecipare per l’assegnazione possono essere artigiani e imprese artigiane singoli o associati, piccole e medie imprese industriali e consorzi e cooperative di artigiani.
Il Comune per procedere all’assegnazione chiede una relazione in cui devono essere fornite determinate notizie. Tra queste le caratteristiche salienti dell’iniziativa imprenditoriale, obiettivi produttivi e di redditività perseguiti, la descrizione del prodotto o del servizio che si intende realizzare, il mercato di sbocco e la concorrenza e l’organizzazione dei fattori produttivi ed il ciclo di produzione.