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L’Oes “assolve” l’energia dal mare

MILANO – Negli ultimi anni sono sempre più frequenti le ricerche e lo sviluppo di sistemi per produrre energia rinnovabile marina (Mre), nota anche come energia marina e idrocinetica (Mhk); il movimento dell’acqua avviene naturalmente negli Oceani, nei mari e nei fiumi sotto forma di onde, maree e correnti ed esiste una grande varietà di tecnologie in grado di generare elettricità da questo movimento, nonché dalle differenze di temperatura e salinità dell’acqua. Ma questi impianti portano con sé anche molte preoccupazioni ambientali. Queste riguardano soprattutto le possibili collisioni tra animali e dispositivi dinamici, gli impatti del rumore subacqueo e quello con l’ambiente fisico.

Un recente studio dell’Ocean energy system (Oes), una collaborazione intergovernativa tra Paesi, fondata nel 2001, che opera nel quadro stabilito dall’Agenzia internazionale dell’energia (Aie), afferma invece che le Marine Renewable Energy, quali l’energia dal moto ondoso o dalle maree, hanno un impatto assai modesto sulla vita dei mari. Il nuovo rapporto, basato su ricerche documentali di oltre 60 esperti e scienziati, ha accertato che non vi sono prove di danni causati dai dispositivi operativi messi in opera o dai campi elettromagnetici emessi. L’indagine ha inoltre messo in evidenza che non vi sono stati cambiamenti significativi nell’habitat causati da dispositivi MRE, mentre potenziali modifiche causate dai sistemi di ormeggio o cavi comporterebbero rischi “molto bassi”.