Agricoltura

Olio Evo, italiano solo il 75,7%: Sicilia in prima fila

Soltanto il 75,7% dell’olio extravergine detenuto in Italia ha origini nel nostro Paese e parte di questo contenuto si trova in Sicilia. Si tratta dell’analisi che emerge dal report n.1/2024 denominato “Frantoio Italia” e pubblicato in questi giorni dal Ministero dell’Agricoltura e della sovranità alimentare.

In base al documento, che presenta dati aggiornati al 31 dicembre 2023, emerge che 236.602 tonnellate di olio risultano in giacenza. Una quantità in crescita del +32,2% rispetto al dato che era stato registrato nel mese di novembre 2023, quando erano state indicate 178.960 tonnellate.

Nel dettaglio, l’olio extra vergine di oliva (Evo) rappresenta il 74,4% dell’olio complessivamente detenuto in Italia. Per quanto riguarda l’olio Evo, come detto, soltanto il 75,7% è di origine italiana e il prodotto che ha origine da altri Paesi dell’Unione europea costituisce il 17,9% del totale. Inoltre, appena l’1,1% dello stock è rappresentato dall’olio vergine di oliva.

Sempre secondo il report, il 56,9% delle giacenze nazionali di olio d’oliva sono ubicate nel Meridione, con un significativo contributo che viene dato dalle Regioni di Puglia e Calabria, rispettivamente con il 40,6% e il 10,3% delle quantità. A livello provinciale, la maggior parte dell’olio d’oliva si trova nella provincia di Bari, seguita da quella di Barletta-Andria-Trani.

La prima provincia siciliana a comparire in questa graduatoria è Agrigento che conquista una “piazza d’onore” al sesto posto. Nel report viene indicata anche la provincia di Trapani, al dodicesimo posto.

La Sicilia si trova al quinto posto

La Sicilia si trova al quinto posto di questa particolare classifica, con un dato dell’8,2%. L’Isola viene preceduta da Toscana (15,1%), Calabria (10,3%) e Umbria (8,9%).

Per quanto riguarda le quantità di olio d’oliva extravergine, la Sicilia riesce a conquistare una posizione in più, collocandosi come quarta in virtù delle 120 tonnellate di olio d’oliva extravergine presenti su 19.400 tonnellate totali di olio in giacenza. Nei primi tre posti figurano la Puglia (1.636 tonnellate su 96.165 in giacenza), la Calabria (514 tonnellate su 24.402 in giacenza) e la Toscana (169 tonnellate su 35.839 in giacenza).

“Nonostante il gran numero di Indicazioni geografiche registrate (50) – fa sapere il Ministero -, su un totale di 24,3 milioni di litri di olio Ig in giacenza, in diminuzione rispetto al 31 dicembre 2022 (25,5 milioni di litri), le Dop Terra di Bari e Val di Mazara e le Igp Sicilia e Toscano rappresentano il 75,1% e le prime 20 denominazioni il 97,1% del totale delle Ig in giacenza”.

“Nel complesso, l’olio a Dop/Igp in giacenza è pari al 9,4% del totale presente in Italia e costituisce il 12,7% dell’olio Evo stoccato”, si legge nel rapporto del Ministero.