Una quantità superiore del 15% e un prezzo che si mantiene stabile per l’olio extravergine di oliva in Sicilia a ottobre 2021. La raccolta dovrebbe superare le 200mila tonnellate di olive, molite in 560 frantoi. A rivelarlo è un articolo di Sicilia Agricoltura, che ha raccolto impressioni del mercato dell’olio siciliano, con la campagna di raccolta e molitura in pieno svolgimento.
Secondo il monitoraggio di Ismea a Palermo l’olio ha un prezzo di 5,10 euro al chilo franco azienda, a Trapani di 5,40 euro al chilo (sia l’evo che il Dop Val di Mazara e il Dop Valli Trapanesi). Prezzi sensibilmente più alti per l’olio Dop Monti Iblei (8,75 €/Kg). I prezzi sono decisamente più alti se si considera la vendita al dettaglio, anche in lattina: in quel caso il prezzo raggiunge i 6,50 euro, a volte anche i 7 euro: sostanzialmente in linea con quanto avveniva lo scorso anno.
L’olio extravergine d’oliva siciliano non è solo un ingrediente per condire i cibi, ma è un alimento dalle diverse proprietà benefiche e di un alto valore nutrizionale. Infatti, fermo restando il fatto che l’olio d’oliva rappresenta una componente irrinunciabile per la preparazione ed il condimento di fritture, insalate, grigliate ed una quantità sterminata di cibi e pietanze, esso fornisce un apporto essenziale alle difese ed al nutrimento del nostro organismo.
L’uso e l’acquisto di olio d’oliva infatti, è vivamente consigliato a tutti i consumatori ma in particolar modo a chi lotta contro il colesterolo o a chi soffre di ipertensione arteriosa. L’olio siciliano, infatti, è ricco di grassi monoinsaturi e ad alta digeribilità, ma anche di polifenoli, tocoferoli, Vitamina E, antiossidanti, Omega 3 e betacarotene, che se assunti in dosi corrette ed equilibrate comportano dei notevoli effetti benefici per la nostra salute. Esso, inoltre, è un alimento importante per gli sportivi in quanto contiene particelle che ritardano l’affaticamento e sono quindi di supporto per lo svolgimento di attività fisiche (ma anche di natura lavorativa) particolarmente faticose.
La Sicilia quest’anno, a differenza della Puglia, si trova senza scorte e questo favorirà sicuramente il mantenimento di un prezzo stabile nel corso dell’annata. Fra l’altro l’Isola ha il vantaggio di essere la prima al mondo a iniziare a produrre olio già ad ottobre e questo permette di vendere bene il prodotto sin da subito.
La Sicilia è al terzo posto al terzo posto dietro la Puglia e la Calabria.
L’olivicoltura siciliana si trova principalmente localizzata nelle province di Messina (35.122 ha) Trapani (19.000 ha), Palermo (22.870 ha) ed Agrigento (25.700).Sei le DOP presenti nell’area olivicola siciliana, rispettivamente nelle province di: Trapani con due Oli DOP (Valli Trapanesi, Valle del Belice), Palermo (Val di Mazara), Messina (Valdemone), Catania (Monte Etna), Ragusa (Monti Iblei).