Cronaca

Omicidio Celesia, il mistero della pistola sparita: possibile soluzione da confronto tra fratelli

Potrebbe scaturire dall’incontro-confronto tra i due fratelli, il 23enne G.O. e il 17enne M.O., entrambi dietro le sbarre, la verità riguardante l’omicidio di Lino Celesia, il giovane ucciso a colpi di arma da fuoco, lo scorso 21 dicembre, in via Calvi davanti alla discoteca Notr3di Palermo. C’è da stabilire chi, tra i due, abbia davvero sparato. Discordanti le ammissioni, con il maggiore che sostiene di avere avuto fra le mani solamente una pistola giocattolo, e che, inoltre, al momento degli spari era svenuto, e il fratello minore che di contro ha ribadito, addossandosi la responsabilità dell’assassinio, di avere sparato per paura quando ha visto Celesia avvicinarsi a lui in modo minaccioso.

Richiesta maggiore collaborazione

In tutto questo, mancando l’arma del delitto, la versione dei fatti non ha un effettivo e concreto riscontro. Ecco perchè il confronto sarebbe importante. C’è la volontà del 23enne di provare a indurre il fratello, che ha detto di averla gettata in mare, a essere più collaborativo, svelando dove potrebbe essere stata nascosta la pistola con cui ha sparato a Celesia. Che a maneggiarla sia stato quest’ultimo, come provato dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza non c’è dubbio alcuno. Se l’oggetto dovesse saltare fuori per il fratello maggiore significherebbe tornare libero. Per questo, la legale dei due fratelli, Vanila Amoroso, ha presentato al pubblico ministero che si sta occupando dell’omicidio l’istanza di autorizzazione per un incontro-confronto fra i due fratelli.

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