Cronaca

Shock a Gela, donna uccisa a coltellate: la confessione del figlio

Un omicidio è avvenuto ieri, 9 settembre, a Gela, in provincia di Caltanissetta, precisamente in via Vitali, nel quartiere Cantina Sociale.

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Arrestato e condotto in carcere dai carabinieri Filippo Tinnirello, l’uomo di 43 anni che ieri, al culmine dell’ennesima lite, ha ucciso la madre Francesca Ferrigno, di 64 anni.

La dinamica dell’omicidio a Gela

L’uomo ha ucciso la madre con due coltellate, una al ventre e una alla gola. Fendenti che si sono rivelati fatali. Subito dopo è andato a costituirsi, confessando il delitto. Quando le forze dell’ordine e il 118 sono arrivati nella casa di via Vitali la donna era già morta. Filippo Tinnirello, disoccupato e con precedenti penali per droga, era seguito dal dipartimento di Salute mentale per i suoi problemi di tossicodipendenza. Il movente del delitto sarebbe proprio da ricercare nel precario stato di salute mentale dell’uomo.

Il 43enne era “impassibile, tranquillo” e “non ha mostrato alcun segno di pentimento” durante la confessione, come apprende l’Adnkronos. Filippo Tinnirello, 43 anni si è costituito dopo l’omicidio della madre a Gela. Al Procuratore Salvatore Vella e alla pm Lucia Caroselli ha solo ammesso di avere ammazzato la madre, ma si è avvalso della facoltà di non rispondere, e quindi non ha voluto rispondere ad altre domande.

A quanto pare tra madre e figlio i litigi erano continui e avvenivano per qualsiasi motivo. Nella notte Tinnirello è stato interrogato a lungo dai carabinieri che conducono le indagini. L’arma con cui è stata uccisa la donna è stata sequestrata.