La difesa di Filippo Turetta, accusato di omicidio volontario aggravato ai danni dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin, intende chiedere una perizia psichiatrica. Un esame che potrebbe mettere in luce dettagli sullo stato mentale del giovane, che nelle prossime ore dovrebbe essere condotto dalla Germania – dove è stato ritrovato dopo la morte di Giulia e la sua fuga – all’Italia; ma anche un esame che potrebbe decisamente condizionare la pena da applicare, qualora concesso dalle autorità giudiziarie.
L’avvocato Emanuele Compagno, che sta seguendo il caso al fianco della famiglia Turetta, ha commentato durante la trasmissione “Porta a Porta”: “Una perizia psichiatrica può essere utile per verificare cosa sia successo“.
La dinamica dell’omicidio di Giulia Cecchettin, avvenuto pochi giorni prima della laurea della giovane e brillante studentessa in Ingegneria Biomedica, è ancora tutta da chiarire. Per il legale difensore di Turetta, principale sospettato, un esame psichiatrico potrebbe essere lo strumento più adeguato per comprendere l’accaduto e valutare la capacità di intendere e di volere dell’indagato al momento del delitto. Anche i genitori dell’accusato chiedono la perizia psichiatrica: “Siamo convinti che qualcosa nel suo cervello non abbia più funzionato“, avrebbero detto nelle ore successive all’arresto del figlio.
Cosa succederebbe se fosse accolta la richiesta di perizia psichiatrica per Filippo Turetta? Chi la esegue potrebbe evidenziare la parziale o totale incapacità di intendere e di volere del soggetto esaminato. L’infermità totale porterebbe all’esclusione dell’imputabilità secondo l’articolo 85 del Codice Penale; l’eventuale infermità mentale parziale, invece, potrebbe garantire a Turetta una circostanza attenuante per ridurre la pena.
Sono ancora tanti i dettagli da chiarire sull’omicidio di Giulia Cecchettin, oltre al movente, alla dinamica e ai dettagli della “fuga” di Filippo Turetta. Il giovane avrebbe confessato il delitto alla polizia tedesca: “Ho ucciso la mia fidanzata“, avrebbe detto, sostenendo anche di aver avuto più volte l’intenzione – prima della sua cattura – di togliersi la vita.
Un audio di Giulia Cecchettin, registrato poche settimane prima dell’omicidio, rivelerebbe nuovi dettagli inquietanti sulla personalità di Filippo Turetta. “Vorrei fortemente sparire dalla sua vita, ma non so come farlo”, avrebbe raccontato alle amiche, facendo intendere come i comportamenti manipolatori e ossessivi dell’ex avessero trasformato in negativo la sua quotidianità prima del tragico epilogo della sua vita.