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Omicidio Lorena Quaranta, la marcia di protesta a Furci Siculo: presenti la famiglia e i sindaci di Furci e Favara

Si è tenuta ieri a Furci Siculo la marcia silenziosa per l’omicidio di Lorena Quaranta, organizzata dal Centro antiviolenza “Evaluna”. Nella cittadina messinese erano presenti i genitori di Lorena, venuti da Favara, con la sorella e il fratello della giovane vittima di femminicidio.

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La decisione della Corte d’appello

Lorena Quaranta morì il 31 marzo 2020, uccisa a soli 27 anni dall’allora fidanzato Antonio De Pace, condannato all’ergastolo. Il 21 luglio scorso, però, la Cassazione ha rinviato alla Corte d’appello di Messina per rivalutare la condanna all’ergastolo “limitatamente al diniego delle circostanze attenuanti generiche”.

Una decisione che ha gettato nello sconforto la famiglia di Lorena, ma anche le cittadine di Favara e di Furci Siculo, che in concreto ha adottato Lorena tra i propri abitanti. Al fine di indurre a riflessione chi dovrà adesso valutare se sussiste la mancata valutazione del “disagio” rappresentato “dal sopraggiungere dell’emergenza Covid.

La marcia per l’omicidio di Lorena Quaranta

Alla marcia per l’omicidio di Lorena Quaranta erano presenti i sindaci di Furci Matteo Francilia e di Favara Antonio Palumbo. Presenti i primi cittadini della fascia Jonica del Messinese e i senatori Dafne Musolino (Iv), Antonio Nicita (Pd), Nino Germanà (Lega), Ella Bucalo (FdI) e il deputato regionale Giuseppe Lombardo (Scn).

Musolino ha detto di aver presentato un’interrogazione al ministro della Giustizia “affinché si apportino significativi interventi e non accada più che una sentenza nei confronti di chi ha compiuto atti criminosi fino alla morte di una donna, possa essere annullata per motivi che hanno sconvolto l’Italia e fatto indignare anche la stampa estera”. Musolino nell’interrogazione chiede a Nordio “se ritiene opportuno predisporre percorsi formativi obbligatori per i magistrati sui reati di genere”.

Il post del sindaco Francilia

Il sindaco di Furci Siculo, Matteo Francilia, ha pubblicato sulla propria pagina Facebook un post corredato di foto della marcia.

“‘NOI SIAMO LORENA’… questo il grido che ieri pomeriggio si è levato a Furci Siculo in occasione della cerimonia in ricordo della nostra dolce Lorena Quaranta, barbaramente uccisa per mano di chi diceva di amarla. Una folla commossa e silenziosa, partita proprio dal domicilio furcese di Lorena, ha percorso le vie cittadine e dopo una tappa in piazza Sacro Cuore, si è recata alla panchina rossa a lei dedicata. […]
La deposizione di diversi mazzi di rose rosse sulla panchina dedicata a Lorena ha suggellato il messaggio che unanime parte oggi da Furci: ogni imputato ha diritto alla difesa ma ogni persona ha diritto alla vita. La vita che a Lorena è stata tolta nel fiore degli anni. Questa è l’unico fatto certo purtroppo, il resto non conta….ecco perché è necessario sensibilizzare a tutti i livelli l’opinione pubblica e non solo , così come abbiamo fatto ieri e così come continueremo a fare”.

Fonte foto: Facebook – Matteo Francilia